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Cronaca Redazione 16 gennaio 2010 23:57 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Dal Coordinamento Nazionale dei Movimenti per l’acqua un percorso condiviso
Il 2010 è l’anno della mobilitazione su larga scala per sottrarre la gestione del servizio idrico integrato dall’influenza degli interessi di profitto delle società private. I Comitati locali che agiscono per restaurare il preesistente rapporto contrattuale tra comuni e utenti concordano sula necessità di travalicare i confini territoriale per approdare ad una manifestazione nazionale da tenersi il 20 marzo prossimo sotto l’egida del Forum Italiano per l’Acqua.
La manifestazione per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la difesa dei beni comuni e dell’ambiente, per la giustizia climatica è programmata per il giorno in cui prenderà avvio la campagna referendaria per l’abrogazione: dell’art. 23bis del Decreto legge 112/2008, così come modificato dall’art. 15 del DL approvato in CdM il 9 settembre 2009, che disciplina l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica; dell’art. 150 del Decreto ambientale n. 152; delle parole relative all’”adeguata renumerazione del capitale investito”, inserite nella definizione del sistema tariffario, di cui all’art. 154 del citato Decreto 152.
La mobilitazione per “l’anno dell’acqua” vuole essere occasione per “sconfiggere la strategia privatizzatrice del governo e creare le condizioni per un’inversione di tendenza”.
Sebastiano Monda
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