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Cronaca Redazione 06 novembre 2009 22:26 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nel suo scritto "Un angolo di Napoli", il filosofo Benedetto Croce, parlando di Palazzo Filomarino, ove egli abitava, fa ripetutamente cenno all'edificio confinante, chiamandolo "il napoletano palazzo di Venezia". Nonostante il richiamo crociano però l'esistenza di una sede veneziana a Napoli, è quasi del tutto sconosciuta.
Soltanto pochi mesi fa, nell’ambito dell’importante manifestazione di “Maggio dei monumenti” 2009, quella che era stata per circa quattrocento anni la sede dell’ambasciata veneta nel regno di Napoli è stata riaperta al pubblico. Da molti anni, infatti, Palazzo Venezia, detto anche Palazzo di San Marco, era caduto in una sorta di oblio dovuto, per lo più, ai compilatori delle varie guide di Napoli che, probabilmente, hanno sottovalutato la rilevanza del sito; una paradossale "congiura del silenzio" sorta in maniera del tutto spontanea. Grazie però ad un gruppo di professionisti e studiosi napoletani, la prestigiosa sede dell’ambasciata veneta è ritornata a far sentire la sua voce.
Palazzo Venezia è stato riaperto grazie all’impegno di Gennaro Buccino e del gruppo di amici che, stretti intorno a lui, hanno fatto proprio il progetto. Un impegno, il cui fine dichiarato, è quello di recuperare la struttura e riportarla ai suoi antichi splendori; in particolare con il ripristino della Casina Pompeiana e del giardino. Di qui il continuo fiorire di iniziative volte a diffondere la conoscenza del sito.
In quest’ambito segnaliamo che Venerdì 13 novembre alle h.18,00 si terrà a Palazzo la presentazione del libro di Raffaello Assisi, La mia Napoli, Scene, personaggi e costumi della Napoli della metà del novecento. L’iniziativa è promossa dal CENTRO STUDI MICHELE PRISCO. Introdurrà LUCIANO SCATENI. Sarà presente l’Autore.
La mostra di presepi in pietra dell'artista GIOVANNI CARDIERO arricchirà lo scenario.
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