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Cronaca Redazione 16 luglio 2009 22:28 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
L’innalzamento della età pensionabile per le donne – evidenzia il Segretario Generale della Falcri/Confsal Aleardo Pelacchi – è un tema che non può essere trattato in maniera a sé stante ma deve, quindi, essere inserito nel giusto contesto.
Sarebbe riduttivo - prosegue - pensare di prendere provvedimenti per esigenze di bilancio o per il solo adeguamento alle norme comunitarie.
Senza nulla togliere all’importanza di un agire coerente con il resto d’Europa, si pone con forza la necessità di una riflessione più ampia, per evitare che anche questo passaggio possa ridursi in un’ulteriore penalizzazione per le donne lavoratrici.
Si evidenzia pertanto, come questo passaggio – il cui ragionamento è per ora limitato al Pubblico Impiego – debba necessariamente rappresentare l’occasione per l’introduzione di una politica di genere che valorizzi le diversità, per eliminare le penalizzazioni di chi si assume in misura maggiore la gestione e i carichi familiari (problematiche legate ai figli, assistenza anziani, assistenza disabili, ecc.), per operare nella direzione di offrire uguali opportunità economiche e di crescita professionale a tutti, non solo nelle enunciazioni.
Sottolinea ancora il Segretario Generale della Falcri/Confsal Aleardi Pelacchi che in questo, non si potrà prescindere da un sistema di welfare efficiente, in cui sia privilegiata l’offerta del servizio al risparmio di risorse fine a se stesso, saranno necessarie una impostazione strategica della gestione delle “diversity” a tutti i livelli, il coinvolgimento di tutti gli attori in campo e norme cogenti che agiscano nel senso indicato.
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