19/04/2024
(190 utenti online)
Cronaca Redazione 08 maggio 2009 00:34 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Gli effetti devastanti dell’affidamento del servizio idrico alla GORI si materializzano nell' emissione di fatturazioni decisamente onerose. Smentito l’ottimismo dell’ex sindaco Felice Esposito Corcione, probabile candidato alle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale.
La gestione GORI sta diventando per i cittadini utenti di Marigliano una insopportabile vessazione. I fatti. Nel giugno del 2006 l’allora Sindaco Felice Esposito Corcione, con un manifesto murale simile ad un proclama, annunciò il passaggio di gestione del S.I.I. alla società di “Gestione Ottimale delle Risorse Idriche”, minacciando il distacco della fornitura idrica per coloro che si fossero opposti all’installazione del contatore.
A tale annuncio vi fu subito una forte presa di posizione di alcuni partiti di sinistra e della CGIL, alla quale seguì una raccolta di firme contro quell’atto illegittimo e monocratico. Nacque così, in modo spontaneo, il comitato di lotta per l’acqua pubblica, come soggetto di difesa del diritto alla fruizione di un bene comune, non assoggettabile a leggi di mercato finalizzato al profitto.
La gestione GORI si è rivelata da subito onerosa per i cittadini, destinatari di addebiti sempre più esosi, tanto da essere insostenibili, senza per altro essere compensati da benefici per quel che riguarda la qualità del servizio.
Tutto ciò avveniva con la compiacenza del capo dell’esecutivo. Il dimissionato sindaco Corcione, in un volantino con carta intestata del Comune di Marigliano, tesseva infatti le lodi della GORI, presagendo addirittura un abbassamento delle tariffe. Nulla di più falso, tant’è che il Comitato, facendosi interprete del malessere collettivo, generato da una scelta per nulla condivisa, chiese ed ottenne la convocazione di un Consiglio comunale straordinario avente per argomento oggetto di discussione proprio la gestione del servizio idrico integrato in affidamento alla GORI S.p.A.
Il dibattito, in verità assai sostenuto, con veementi attacchi all’operato del sindaco Corcione, che ad un certo punto del dibattito abbandonò addirittura l’aula, per farvi poi ritorno, evidenziò tutte le carenze di una gestione approssimativa e il manchevole rispetto degli impegni assunti. Ciò nonostante, i partiti che allora sostenevano Felice Esposito Corcione, con buona dose di incoerenza, riconfermarono la loro fiducia al primo cittadino in carica.
I precari equilibri politici che hanno condizionato fortemente l’azione amministrativa, tanto da decretare la fine anticipata della consigliatura, non hanno potuto nascondere la realtà. Il Consiglio comunale, nella seduta del 3 Luglio 2008, nell’ammettere il fallimento della gestione GORI, deliberò, all’unanimità, la sospensione dell’attività GORI sull’intero territorio comunale. Tale delibera, però, non ha avuto seguito, prima per la sopraggiunta crisi amministrativa, poi perché il Commissario di Governo ha ritenuto opportuno ignorarla.
Oggi, dopo circa tre anni di gestione GORI, la situazione si è ulteriormente aggravata sia per la qualità dei servizi resi, sia per le tariffe imposte. Si riscontrano, inoltre, abusi per letture presunte, di consumi folli e richieste di quote fisse non ammesse.
L’inoltro di lettere di diffida e messa in mora indirizzate agli utenti del servizio idrico mariglianese da parte della società incaricata di riscuotere presunti crediti per conto della GORI S.p.A., non fa che accrescere il giudizio negativo sull’operato del sindaco Corcione. La condizione d'insolvenza è inesistente: le somme richieste riguardano canoni idrici non dovuti ovvero somme già versate al Comune.
L’azione vessatoria della GORI non conosce limiti. Ad una signora anziana, che vive con il marito pensionato, è stato chiesto di pagare per il periodo dal 1/07/2007 al 31/12/2008 la somma di € 4.099,00 pari a otto milioni delle vecchie lire. Un esempio questo che alimenta un fondato dubbio sull' inesistenza di controllo e di trasparenza.
Il maldestro tentativo intimidatorio ha sortito l’effetto contrario, generando un' istintiva reazione di rigetto. I cittadini sono determinati nel difendere i propri diritti con la contestazione civile e al ricorso all’azione legali. E’ però chiedersi:
DOV E’ LA POLITICA?
Siamo nel pieno di un' importante competizione elettorale per rinnovare il Consiglio comunale, eleggere il sindaco, il Consiglio Provinciale ed il Parlamento Europeo. Ci chiediamo come sono schierate le forze politiche sulla questione dell’acqua? Quale posizione intendono assumere sulla gestione GORI, costellata di abusi e vessazioni?
Noi del Comitato ci battiamo perché l’acqua torni ad essere posta sotto controllo
pubblico. E’ necessario che i cittadini abbiano come interlocutori il Comune, il sindaco, il Consiglio comunale.
Abbiamo appreso che l’ex sindaco di Marigliano Felice Esposito Concione, che in cambio di un piatto di lenticchie ha gettato i cittadini di Marigliano in una sciagura, passando la gestione del servizio idrico integrato alla GORI, è il probabile candidato al Consiglio Provinciale con un partito di centro sinistra. C’è da chiedersi: “Per fare che cosa?” L’esperienza amministrativa non incoraggia a dare una risposta a questa domanda. Non si rilevano elementi di particolare merito.
Ci aspettiamo dalle forze politiche in competizione elettorale e dalla classe dirigente che si appresta a candidarsi alla guida del governo locale un pronunciamento sulla questione dell’acqua pubblica.
Il Comitato di Lotta per l’Acqua Pubblica
Corso Umberto I n. 371 80034 Marigliano (Na)
Recapito: clap.marigliano@gmail.com
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti