19/04/2024
(212 utenti online)
Cronaca Redazione 11 marzo 2009 09:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Circa sei mesi fa, un sedicente “Comitato per la Legalità” inondò la città di un foglio, dove denunciava abusi edilizi perpetrati da noti esponenti politici appartenenti all’allora Amministrazione. Quella stessa lettera fu inviata alla Procura di Nola, ai Carabinieri di Marigliano, al Commissariato di Polizia di Nola, alla Guardia di Finanza di Casalnuovo e finanche a Circoli e bar della città.
In essa si parla di enormi abusi edilizi, volutamente non visti da chi è preposto al controllo del territorio. Si parla di licenze agricole che hanno permesso, invece, la realizzazione di sontuose ville. Si attacca senza mezzi termini l’operato della Polizia Municipale e dell’Ufficio Tecnico. Si parla del comandante Caliendo, del fratello dell’assessore Ardolino, dell’On. Sebastiano Sorrentino: che inquina l’aria con le polveri del marmo; si parla dell’ing. Vincenzo Esposito, del vicesindaco dott. Sebastiano Sorrentino e dell’avv. Minichino, che avrebbero abusivamente fatto dei lavori edili e, si allude, addirittura, ad un quartiere interamente abusivo, dietro l’attività commerciale Centrauto.
Tutto ciò arrivò anche in redazione all’epoca. E non fu preso in considerazione. Oggi , però, è diverso.
Quella segnalazione è divenuta oggetto di indagine dal Sostituto Procuratore Visone, della Procura di Nola, che ha inviato, visti i nomi citati nella lettera, non i vigili urbani di Marigliano a controllare se tutto ciò che vi è elencato fosse vero, ma la Polizia Provinciale.
Lunedì 23 febbraio sono cominciati i controlli. La polizia Provinciale, con un tecnico comunale, si è presentata in via Vittorio Veneto da Sorrentino Marmi, dove ha riscontrato che effettivamente vi erano due macchine aspiratrici, che riciclano la polvere di marmo lavorato, che non erano a norma. E le ha poste sotto sequestro.
Interpellato, l’On. Sorrentino ha dichiarato: è vero. È venuta la Polizia Provinciale ed ha posto sottosequestro le due macchine come lei dice, ma sono ritornati, poi, il mercoledì successivo, dissequestrandole e porgendo le loro scuse. Sono 40 anni che faccio questo mestiere e credo che di aziende che rispettino la legge, come la mia, ce ne siano poche nella zona. Di certo non sarà un esposto anonimo, fatto, come si dice, da dipendenti comunali che si sentono perseguitati, che può macchiare tanti anni di onesto lavoro.
Ma l’operazione non si è fermata qui. La Polizia Provinciale è andata anche a casa dell’ex consigliere Vincenzo Esposito, dove ha trovato una cantina abitabile non a norma, poca cosa secondo gli addetti ai lavori.
A giorni, pare , che sarà controllata ufficialmente anche la casa del comandante Caliendo, del vicesindaco Sorrentino e dell’avv. Minichino. Attualmente, però, l’attenzione è concentrata soprattutto sul “piccolo quartiere abusivo” che starebbe alle spalle dell’attività commerciale Centrauto, in via Vittorio Veneto.
Vito Lombardi
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti