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Cronaca Redazione 08 gennaio 2009 19:00 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Si è tenuto questa mattina lincontro tra i tecnici della regione, Asl4, commissariato straordinario di governo per le bonifiche, il comune e i comitati ambientalisti. Obiettivo fare il punto della situazione e capire finalmente lentità del grado di tossicità dei rifiuti dellincendio del deposito di fitofarmaci e chimici per lagricoltura Agrimonda.
A 13 anni dal rogo e dopo tanti pareri discordanti, finalmente, è stato accertato che si tratta di rifiuti pericolosi. I tecnici della società Jacorossi non hanno dubbi su questo e hanno proceduto a sezionare le varie zone del sito inquinato di via Variante7bis, a Mariglianella, riscontrando proprio nel fabbricato adibito a deposito, la più alta carica inquinante.
Qui, infatti, sono stati accertati con un sofisticato sistema di carotaggio e non con le semplici trivelle, la presenza di gas. Presente anche la commissione ambiente, il sindaco Giovanni Russo, il comandante dei vigili Giovanni Del Gaudio e lassessore allambiente Michele Rescigno. Adesso si procederà a ridurre la carica inquinante per poter procedere alle operazioni di smaltimento. Operazioni Che non si presentano semplici dato che si dovrà provvedere ad aspirare i gas.
Intanto la discussione si è fatta accesa quando il professore Giuseppe Caliendo, ha presentato una richiesta scritta dove si sollecita una relazione epidemiologica sulla popolazione, ivi compresi i decessi per patologie epatiche, del sangue respiratorie e tumorali; ricerca degli analiti inquinanti correlati al sangue e sui liquidi biologici per valutare il grado di biomagnificazione che si è generato nei 13 anni trascorsi; progetto dettagliato delle varie operazioni di bonifica. Intanto dalla struttura commissariale si minimizza il problema definendo la situazione non allarmante.
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