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Cronaca Vito Lombardi 29 dicembre 2008 02:21 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Jacorossi:"Nessun Ente specializzato vuole allo stato accettare il rifiuto dell'Agrimonda"
La biomagnificazione è il processo di bioaccumulo di sostanze tossiche e nocive negli esseri viventi con un aumento di concentrazione di queste sostanze all'interno degli organismi. Ed è quello che sta succedendo agli abitanti della zona, che oramai da 13 anni, trascorsi dalla terribile tragedia ambientale, stanno assorbendo veleni. Una tragedia che le mediocri istituzioni, invece, vogliono far apparire, contro ogni evidenza dei fatti, come un incendio che ha lasciato dei semplici rifiuti in loco.
Il Comitato Terra Mia, il Comitato per la Salute e il Comitato Cittadino Ambiente e Territorio di Mariglianella in questi anni hanno prodotto decine di denunce circostanziate, documentate, evidenziando le crepe linguistiche con le quali le istituzioni interessate vogliono minimizzare il problema. Da tredici lunghi anni le Istituzioni e la politica fanno finta che nulla sia successo a via Pasubio. Pare che la sciagura dell'Agrimonda, azienda di fitofarmaci e chimici per l'agricoltura, sia stata veramente un semplice incendio e non un disastro ambientale. Nel sito, dicono le Istituzioni preposte, non c'è stato l'inquinamento delle matrici ambientali, quasi omettendo, con colpevoli alchimie verbali, che le quantità delle sostanze tossiche interessate alla combustione furono esorbitanti: 30.000 litri di sostanze liquide e 1000 tonnellate circa di sostanze solide.
In allegato ci sono i risultati delle analisi effettuate nel mese di luglio dove si evince dai rapporti di prova relativi alle analisi di laboratorio condotte su 18 campioni di gas interstiziali prelevati che ci sono " leggére" condizioni di criticità e/o evidenze per i seguenti parametri: Etilbenzene, Xileni,Trimetilbenzene,Metano,Idrogeno Solforato e altri composti organici (n-esano). Parole mai chiare: "Lievi anomalie", "deboli anomalie", "lievi evidenze", " picco di concentrazioni superiori ai limiti normativi". Insomma, si dice e non si dice.
Quale dovrebbe essere la novità? Un'istituzione seria, fatta di cuore e rigore, di severità e giustizia senza rumore, che tuteli i deboli col coraggio della verità, con la leggerezza dell'onestà. Qual è invece la realtà? La nuda, paurosa verità.
Il prof. Giuseppe Caliendo, ordinario di Chimica Farmaceutica all'Università Federico II di Napoli, promotore di varie denunce ambientali con i suddetti Comitati, invitato dal sindaco di Mariglianella Giovanni Russo, si reca il 31 ottobre scorso presso gli Uffici Regionali, a Santa Lucia, del Commissariato di Governo per le Bonifiche, dove in un colloquio, dai responsabili della Jacorossi che hanno effettuato i prelievi, testimoni il sindaco Giovanni Russo e il vicario del Commissariato di Governo per le Bonifiche, apprende che: " Per il grado di inquinamento e per la tipologia di rifiuto, nessun Ente specializzato vuole allo stato accettare il rifiuto se non dopo previa riduzione delle sostanze tossiche in esso presenti". .
Parole chiare e inequivocabili: il sito dell'Agrimonda è una bomba ecologica. Nessuna discarica vuole i suoi resti. E se quelle morti sono ad essa correlate, come si pensa, l'Agrimonda è una bomba ad orologeria, che sta facendo danni alla salute delle persone, nel raggio di 500 metri, dove le suddette morti, purtroppo, si crede siano solo la punta di un iceberg.
Il sindaco Giovanni Russo, preso ancora una volta coscienza della reale gravità del problema e incalzato dalle varie associazioni, il 26 novembre, con una nota inviata all'AsNa4 sollecita l'esito del monitoraggio eseguito, ignorando, però, una comunicazione che ha ricevuto nel luglio del 2008 dal Dipartimento di Prevenzione Area di Sanità Pubblica Servizio Epidemiologia e Prevenzione a firma dei dotttori V. Parrella, A. Alfano, R. Palombino, S. Principato e del direttore sanitario dr S. Picker in cui vengono richieste le necessarie informazioni sugli inquinanti rilasciati dal sito nel corso degli anni.
Lo stesso sindaco, per l'8 gennaio prossimo, ha promosso , poi, un incontro in cui saranno presenti tutti gli Enti, le Istituzioni, i Comitati Civici e le persone interessate. E qui, finalmente, dovrebbero essere dette, in modo crudo, tutte le verità nascoste sulla vicenda.
Intanto questa mattina 29 dicembre i Comitati civici suddetti hanno presentato un corposo dossier al procuratore delle Repubblica di Nola, dott. Mancuso, che richiama le numerose denunce presentate nel passato al fine di rinnovare l'attenzione delle istituzioni e di conoscere se sono state avviate indagini in merito.
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