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Cronaca Redazione 22 ottobre 2008 23:57 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Le motivate proteste contro la ministro Gelmini stanno sollevando un vespaio di " inaccettabili" giudizi sulla classe docente della scuola italiana. Come se non bastassero i giudizi del ministro Brunetta, che ha tacciato " di fannulloni" i dipendenti della pubblica istruzione e del ministro Bossi, che ha definito " i docenti del meridione poco capaci ", adesso arriva la vessazione di alcuni quotidiani ( Libero ed il Riformista ), i quali riempiono le loro pagine indicando nei professori " gli istigatori della protesta studentesca".
Come docente debbo difendere la mia categoria, fatta di persone preparate e responsabili, che sanno distinguere la posizione politica e l'interesse personale dal pubblico servizio. Come docente avverto ed ascolto i miei studenti dell' I.T.I.S. Majorana di Somma Vesuviana, che " spontaneamente" vengono a parlarmi di contrastare la falsa riforma della scuola, che ai contenuti ha sostituito i tagli finanziari.
Non si rinnova la scuola togliendo risorse : quando saranno rivisti i vecchi programmi della secondaria? Quando sarà realizzata una vera continuità fra i vari spezzoni della obbligatorietà ? Quando sarà realizzata una scuola pubblica completamente gratuita per le fasce più disagiate dei nostri concittadini?
La Gelmini ed il Ministro Tremonti hanno cancellato il pensiero di un pedagogista ed uomo di Chiesa, Don Lorenzo Milani, il quale nel libro " Lettera ad una professoressa" per bocca dei suoi alunni dichiarava : " La scuola sia il luogo del riscatto sociale delle classi popolari del nostro Paese"!
Vincenzo Serpico
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