Cronaca
Redazione
12 settembre 2008 23:30
Circa 2 minuti per leggerlo
stampa
SFRATTATO LO STORICO CHIOSCO DI SCIALAPOPOLO
Il comitato, che raccolse l'estate scorsa quasi 10.000
sottoscrizioni
inviate al Presidente Napolitano, promette battaglia
CAPRI -
Ormai è ufficiale. Chiuderà i battenti il prossimo 4 ottobre il
chiosco di Scialapopolo, ultimo baluardo della Capri del dopoguerra,
dei magici anni '60, degli anni `80 che ancora oggi rappresenta un
punto di riferimento per turisti e vacanzieri, ma soprattutto per
tanti giovani capresi.
Chiude perché i gestori devono riconsegnare le chiavi al legittimo
proprietario, essendo scaduto il contratto di locazione, non essendoci
i presupposti per un rinnovo. E' come se simbolicamente la vecchia
Capri, quella che ha diffuso il mito dell'isola nel mondo, con la sua
tipicità e la sua originalità , facesse spazio ad una nuova, quelle
delle grandi firme, delle vetrine tutte uguali, del turismo mordi e
fuggi. Il cosiddetto trend della globalizzazione si sta ramificando
anche a Capri, snaturando la natura dell'isola.
Ma già scattano le
prime proteste:
"Con rabbia, impotenza, amerezza e rammarico - affermano i promotori
del comitato di cittadini, turisti e vacanzieri per salvare il chiosco
di Scialapopolo - comunichiamo che si avvicina inesorabilmente la data
fatale, il giorno della chiusura definitiva di un pezzo della storia
di Capri. Il prossimo 4 ottobre e quindi tra meno di trenta giorni in
via Vittorio Emanuele si abbasserà per sempre il "sipario" e dopo
quasi sessant'anni di attività nella quale personaggi, volti noti,
vacanzieri, capresi, anacapresi, insomma tutti coloro che passeggiano
per le strade dell'isola di Capri hanno potuto effettuare una
piacevole sosta, quel piccolo grande bar senza sedie non esisterà mai
più. Probabilmente per far spazio ad una delle tante griffe. ChissÃ
cosa avrebbe pensato - continuano i promotori - Vittorio Gassman che
al Bar Scialapopolo si fermò per un succo di cocomero e per una foto
ricordo con Donna Vittoria Scialapopolo, se tornando a Capri al posto
del suo bar preferito avrebbe trovato uno spento portone desolatamente
chiuso. E chissà cosa penseranno la prossima estate Mariah Carey,
Fabio Cannavaro, Gigi Proietti, Simona Ventura, Mike Tyson, Silvio
Berlusconi, Emilio Fede, Beppe Grillo, Maria Grazia Cucinotta,
Dolce&Gabbana e tutti gli altri ospiti esclusivi dell'isola di Capri
che sono stati almeno per una volta al Bar Scialapopolo per gustare i
suoi prodotti tipici e posare per la tradizionale foto ricordo con
Donna Vittoria....Niente più pannocchie calde alle 5 del pomeriggio in
punto, niente più coccolemon per rinfrescarsi dalla arsure estive,
niente più panini con la "salsa Capri" sino alle prime luci dell'alba
all'uscita da locali e taverne, ma soprattutto niente più calore umano
e amicizia come quella che in ogni momento della giornata a tutti i
clienti ed amici sapeva dare la famiglia di Vittoria
Scialapopolo...Niente più...Perché? "
Intanto fervono i preparativi per l'organizzazione di una
manifestazione, promossa da tanti giovani capresi, al di fuori del
chioschetto, invitando le Istituzioni cittadine ad intervenire per
tutelare l'ultimo baluardo della Capri che fu. L'estate scorsa fu
inviata, tra l'altro, una lettera, sottoscritta da quasi diecimila
persone, al Presidente Napolitano per chiedere un suo intervento.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti