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Cronaca Redazione 12 agosto 2008 12:54 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Dopo il burrascoso incontro tra il geometra Manganiello, tecnico del Commissariato per le bonifiche, e l'arch. Nino Serpico il 30 luglio in località Vasca San Sossio ecco, a distanza di 9 giorni, la denuncia del prof. Giuseppe Caliendo e dello stesso arch. Nino Serpico.
La denuncia riguarda l'inquietante collettore fognario che da anni fa bella mostra di sé in Vasca San Sossio come una maestosa opera comunale, e che, invece, è un mostro di liquami e di veleni abusivo. Incredibile anche solo a pensarlo: quell'enorme buco di cemento non è un'opera fatta da un Ente, ma è stata effettuata da un privato, ancora sconosciuto dopo tanti anni, abusivamente.
Ma è possibile, in un paese civile, una cosa del genere? Oramai le denunce fatte sono tante, ma nessuno si indigna per un reato così abnorme. Ma dove viviamo, in un paese dove non si scambia neppure l'ombra per la realtà ? Un paese dove i reati s'ignorano( volutamente?).Prendete una decisione, o qui siamo al patetico trucco della patacca, che semplicemente non esiste, o siamo al crimine puro.
Un paese dove il prof. Caliendo e l'arch. Serpico , invece di essere due onesti cittadini, che si battono per tutelare il loro diritto alla salute, per vivere in un ambiente salubre, e che meritano il rispetto delle Istituzioni, sono solo due misere schegge che sbattono, come gran parte dei cittadini onesti di questa società , inutilmente contro le gambe larghe di chi abbatte un albero con l'ascia.
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