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Cronaca Redazione 31 luglio 2008 00:11 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Al via i sopralluoghi disposti dal commissario straordinario regionale, Menegozzo, per le bonifiche per campionare i rifiuti speciali sversati sulle sponde dellÂ’alveo San Sossio a Marigliano. Nella mattinata di ieri un pool di tecnici coordinato dal geometra regionale Corrado Manganiello, ha effettuato i primi carotaggi nei punti dove nei mesi scorsi si svilupparono delle fumarole.
Nei prossimi giorni le stesse operazioni saranno avviate in località Verduzio dove fu rinvenuta un’autocisterna interrata contenente tracce di berillio. Con un finanziamento di circa 48 mila si darà corso alle prime operazioni finalizzate alla pulizia dell’area. Per le bonifiche bisognerà ancora attendere: a dicembre la struttura commissariale a meno di proroghe chiuderà i battenti.
Ieri il geometra regionale, Corrado Manganiello e lÂ’Arpac provinciale hanno trincerato le aree dove saranno avviati degli accurati monitoraggi con la collaborazione dellÂ’Arpac multiservizi. Presenti anche i Comitati civici tra cui Terra mia, Tutela della salute, Codici, Ambiente azzurro e Protezione civile che hanno contestato al geometra regionale il criterio di campionamento delle zone dove saranno effettuati i carotaggi e i prelievi.
Secondo i Comitati, che sono stati invitati ad indicare le zone precise dove nei mesi scorsi per uno strano meccanismo di autocombustione dal sottosuolo fuoriuscirono delle lingue di fuoco e fumo altamente tossico, devono essere monitorate tutte le sponde dellÂ’alveo e alcune piattaforme in cemento armato oltre che un collettore che si trovano sul letto del lagno e che non si sa da chi siano stati realizzati: la loro presenza in loco, infatti, non emerge dalla cartografia originaria in possesso dellÂ’ufficio tecnico comunale.
Insomma si sospetta che inquinatori senza scrupoli nella notte abbiano sversato materiale tossico poi tombato con le piattaforme in cemento armato proprio com’ è avvenuto in località Verduzio dove l’autocisterna, emersa grazie all’interessamento della trasmissione Striscia la Notizia, oltre ad essere stata interrata, era stata occultato sotto le colate di cemento.
Ieri la tensione è salita alle stelle tra i Comitati civici rappresentati dall’architetto Nino Serpico e i rappresentanti della Consulta delle Associazioni mariglianesi con Nicola Cossentino e Michele Quartucci in testa, che sollecitavano un intervento capillare sull’intera area dove anche i pozzi sono risultati altamente inquinati, e i tecnici regionali i quali contestavano che in zona ci fosse materiale altamente pericoloso smentendo la relazione della forestale che verbalizzò la presenza di car fluff sotto le sponde dell’alveo.
Una relazione stilata proprio quando per giorni dalla terra uscì fumo e fuoco e intervennero anche il Cria e la stessa Arpac che ritennero opportuno inserire la bonifica della vasca San Sossio nei Sin, siti di interesse nazionale per l’alta priorità ambientale in un territorio, quello mariglianese, dove il registro dei tumori dell’Asl Na4 e la rivista Lancet Oncology segnala i picchi più alti di mortalità per patologie tumorali.
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