20/04/2024
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Cronaca Redazione 29 aprile 2008 00:10 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Mi pregio di segnalarVi l'allegato articolo di Mariagiovanna Capone. Ricordate il Dossier "Il Triangolo della Morte:vero o falso?" prodotto dal Comitato "Terra Mia"? Tra Greco (un afragolese, se non erro, il quale sostiene, in sostanza, che l'incidenza di tumori è conseguenza di povertà , di alcool e di fumo) e Bianchi (che studia le correlazioni tra rifiuti (non quelli della massaia) e tumori, chi mente?
A Voi l'ardua sentenza. Sono certo che il nostro Sindaco, per par condicio, pubblicherà anche le note del dott. Bianchi, sulla home page del Sito Istituzionale del Comune di Marigliano.
Nino Serpico
"Il rischio malattie? Solo con i siti abusivi"
"Non c'è alcuna correlazione tra rifiuti e malattie". Un'affermazione che dovrebbe tranquillizzare tutti se non fosse che "non si può escludere che non ci sia una connessione tra esposizione a sostanze chimiche provenienti da rifiuti tossici non correttamente o legalmente smaltiti che abbiano potuto colpire alcune persone".
Donato Greco, capo dipartimento prevenzione e comunicazione del ministero della Salute, allontana le paure immotivate ma precisa che le risposte finora ottenute non sono univoche e potrebbero esserci fattori, come il tenore di vita, l'ambiente sociale o lavorativo, a incentivare una patologia rispetto alla media. È quanto emerso nel rapporto su "Salute e rifiuti in Campania" illustrato ieri nel corso di un workshop interistituzionale organizzato dal Commissariato per l'emergenza rifiuti e dal ministero della Salute, che si prefigge di fare il punto sulla serie di studi presentati da Istituto superiore della sanità , Cnr, Regione e Oms.
"I rifiuti non fanno ammalare la popolazione - spiega Greco - Tuttavia non abbiamo ancora le informazioni su particolari problemi di salute in aree dove sono presenti discariche abusive". Una "zona grigia" in cui ci sono troppe domande senza risposta. Risposte superflue per il professor Fabrizio Bianchi, dirigente di ricerca dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa e che da anni studia le correlazioni tra rifiuti e malattie in Campania. "La connessione c'è, inutile negarla. Siamo in grado di affermare che in alcune aree dove ci sono discariche abusive riscontriamo un aumento di tumori. Che tutto sia scatenato dai rifiuti, non lo sappiamo ancora". Da anni, il Cnr registra picchi di malati di cancro sempre in due zone: agroaversano e litorale domizio-flegreo.
Evidenze già riportate l'anno scorso in uno studio commissionato dalla Protezione civile all'Oms in cui emergeva come lo smaltimento abusivo dei rifiuti rappresentasse un fattore di rischio per la salute. Un trend che cresce in particolare in otto comuni dove abbonda lo smaltimento abusivo (Acerra, Bacoli, Caivano, Giugliano, Aversa, Castelvolturno, Marcianise e Villa Literno) che presentano un'impennata dei tassi di mortalità (+12 per cento tra le donne, +9 per cento tra gli uomini) e un aumento di malformazioni congenite dell'apparato uro-genitale e del sistema nervoso oltre l'80 per cento. "Le risposte già le hanno. I politici cosa aspettano ad intervenire? Vogliamo aspettare di misurare il danno o ci accontentiamo che ci sia un rischio?", chiede Bianchi.
Bonificare le aree è un modo per arrestare o diminuire l'inquietante trend. Intanto, nelle prossime settimane partiranno due progetti per la salute dei cittadini. Ben 250 "medici sentinella" lavoreranno, tra il 15 maggio e il 30 ottobre, per monitorare e segnalare eventuali patologie legate ai rifiuti. E poi "Sebiotec", coordinato dal professor Bianchi, che studierà 900 persone di 16 comuni per ottenere elementi conoscitivi essenziali su quella anomala "zona grigia".
Maria Giovanna Capone
da il Mattino, 25-04-2008
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