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Cronaca Redazione 14 dicembre 2007 00:53 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
La domanda è serpeggiata con insistenza nel corso della seconda Assise della città di Marigliano che ha messo in luce alcune delle realtà positive che si spendono sul territorio per arginare l'inarrestabile degrado dei nostri centri urbani. Cosa fanno i nostri cittadini che contano?
Dove sono i professionisti, i medici, gli avvocati, gli architetti, gli ingegneri, i politici e le tante altre eminenze che risultano residenti nel nostro Comune? In quali faccende impiegano i loro talenti mentre in piccole, operose ma poco influenti comunità , uomini comuni si adoperano per "dichiarare guerra" alla busta di plastica? (Se ne producono un milione di miliardi l'anno. Hanno un utilizzo medio di 20 minuti. Basta un secondo per produrne una. Ci vogliono dai 200 ai 400 anni per smaltirla.
La prima busta prodotta 30 anni fa è ancora viva e vegeta nella discarica in cui fu conferita!!!) Cosa hanno di meglio da fare mentre ci si affanna per dare inizio a quel percorso alla conquista del senso civico e di appartenenza al territorio, che tanto fa difetto alla nostra comunità ? In attesa di trovare le adeguate risposte i relatori intervenuti all'incontro: Maria Teresa Monda del Quilombo (negozio di commercio equo e solidale), il giudice D'Eliseo della Comunità Missionaria di Villaregia ed il sociologo Antonio D'amore della Cooperativa Ottavia, hanno fornito indicazioni ai presenti, circa le attività di raccolta di beni abbandonati sul territorio. Questi, se ben indirizzati, invece di fungere da pericoloso e vergognoso "arredo urbano", possono divenire fonti di guadagno e motore di solidarietà viva nei confronti di chi più ne ha bisogno.
"Le lattine e la carta raccolta per strada, hanno fruttato alla nostra cooperativa soldi con i quali abbiamo finanziato i nostri progetti…" ha raccontato D'Amore, mentre D'Eliseo si è posto come riferimento per la raccolta/donazione di stracci, abiti e tappi delle bottiglie in plastica (Circa 1000 euro il ricavato derivante della loro vendita!) che consentono alla nobile Comunità missionaria di dare nuova vita e soprattutto "significato economico all'immondo" e a tutto quanto noi, consumatori gonfi di vuoto ottimismo, avremmo semplicemente gettato per strada o nelle esauste ed oscene discariche della nostra regione. "I ragazzi del Quilombo" hanno avuto modo di parlare della loro esperienza fatta di commercio critico, attento cioè alla provenienza dei prodotti venduti. Presso la bottega sita in via Montevergine è già da tempo possibile acquistare detersivi, privi di tensioattivi (agenti che scaricati in fogna hanno un devastante potere inquinante) venduti in flaconi ricaricabili alla spina. Una serata dunque di fattiva speranza, di consigli pratici, dimentica del qualunquismo, della rassegnazione e del disfattismo che troppo spesso agisce intorno ad argomenti come questi. Un incontro senza scopo di lucro, dal quale si è levato un invito accorato ai "soliti distratti" che dovrebbero concorrere a dare l'impulso necessario alle azioni promosse contro il consumo irrazionale e sfrenato che hanno caratterizzato l'Assise.
Mi auguro che le Istituzioni (Presente il solo Assessore alle Politiche Sociali Sodano, cui vanno i nostri ringraziamenti più sinceri per la sensibilità ed il senso delle istituzioni mostrato da quando ricopre la sua carica) colgano la prossima occasione per mettere in opera quanto la legge Ronchi espressamente chiede ai Comuni di tutta Italia. Auspico che in questo senso, una spinta in termini di entusiasmo e di partecipazione attiva, giunga dai lavori della Consulta cittadina delle Associazioni che tanto potrebbe incidere in questa direzione, se di comuni intenti armata.
L'incontro è stato organizzato da: Comitato per la tutela del diritto alla salute, Comitato Miuli, Selve e Via Vittorio Veneto di Marigliano. ADA. Ai presenti è stato infine distribuito un foglio di carta riciclata, sul quale si fornivano consigli e buone pratiche quotidiane da osservare quando si effettua la spesa. Ne forniamo allegato, per tutti quelli che volessero davvero intraprendere il cammino ambientalista proposto.
Francesco Aliperti Bigliardo
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