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Cronaca Redazione 04 dicembre 2007 00:14 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sabato scorso, 1 Dicembre, si è tenuta a Roma la manifestazione contro la privatizzazione dell'acqua. Quarantamila persone in corteo, questa è la stima dei partecipanti che ne danno i giornali. Un successo per gli organizzatori della manifestazione, ma soprattutto un successo della gente, dei comitati, che a proprie spese si sono dati appuntamento a Roma per dire no ad una barbara, incivile, ed antidemocratica privatizzazione di un bene vitale come l'acqua.
Alla testa del corteo uno stuolo di stendardi in rappresentanza dei tanti Comuni italiani che hanno aderito alla manifestazione con tanto di Vigili e Sindaci con fascia tricolore, di quei Sindaci abituati a riflettere sulle azioni/conseguenze politiche e a capire che nella difesa del "bene comune" c'è il sale della democrazia, la partecipazione e la crescita di una "comunità ", e non a contestualizzare un problema in funzione di un "articolo di legge" solo per giustificare la propria incapacità politica...
E poi tanti, tantissimi comitati civici, da Aprilia, dove circa 6000 cittadini da due anni si autoriducono la bolletta, dopo che Acqualatina, il gestore privato, ha aumentato la bolletta del 300%; ai comitati del Rio Fergia che lottano contro la Rocchetta, per evitare che la loro acqua invece di finire nei rubinetti, la trovino a costi salati al supermercato, vi invito a vedere su "you tube" parte della puntata di "W l'italia" condotta da Riccardo Iacona del 14/08/07 http://www.youtube.com/watch?v=sI4zkwcmPLA , o dalla Sicilia dove l'acqua c'è, ma molte volte è gestita da farabutti che ne che chiudono i rubinetti per favorire l'arrivo di autobotti e far pagare l'acqua tre volte tanto, e c'erano i lavoratori di Pubbliacqua.spa di ATO2 di Firenze, ormai da tempo in lotta contro la loro società che gestisce il SII, tanti a tanti altri da tutta Italia, e c'eravamo anche noi, del Comitato di Marigliano quelli del Comitato di Nola, di Castellammare di Stabia, e San Giorgio a Cremano, uniti, insieme per l'acqua pubblica e per ribadire che noi, la Gori dei privati non la riconosciamo tanto meno la vogliamo.
Politici corrotti e con le pezze al culo, hanno svenduto la vita per fare arricchire un manipolo di ingordi, riducendo la democrazia in una pratica di inutili rituali e lasciando tutto il potere reale nelle mani di grossi oligopoli. Quando prenderemo coscienza che una classe di idioti ha portato allo sfascio questo paese e la smetteremo di essere pacifici e brava gente, non sarà mai troppo tardi.
Antonio Molli
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