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Cronaca Redazione 26 novembre 2007 00:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Plastiche residuali, provenienti dal processo di rottamazione dei veicoli giunti a fine vita, trasformate in combustibile che potrebbe poi essere utilizzato per la produzione di energia elettrica e termica.
E' questa l'ipotesi che Alfonso Gifuni e Monica Bonaglia, rispettivamente presidente e vicepresidente della C.A.R. (Confederazione Autodemolitori Riuniti) ed Enrico Bobbio, presidente del consorzio PolieCo, hanno sottoposto al Ministro Alfonso Pecoraro Scanio, accompagnandolo nella visita agli impianti Tecnofin SPA di Terni, con Sergio Bramini, presidente del Consorzio Biopetrol.
"Tra gli intenti della nostra associazione che ha già firmato un protocollo con PolieCo proprio in quest'ottica - dice il presidente C.A.R., Gifuni - c'è quello di favorire dinamiche virtuose già operanti sul territorio nazionale per quel che riguarda il riciclaggio dei rifiuti di beni in polietilene, trovando sbocchi di mercato per le frazioni plastiche dei veicoli demoliti, così come stabilito dalle norme volte alla tutela dell'ambiente e della riduzione dei rifiuti".
L'impianto pilota di località Maratta a Terni, gestito da Tecnofin attraverso l'adesione al Consorzio Biopetrol, ricava appunto combustibile dai rifiuti contenenti polietilene e polipropilene. Nel corso della visita, al Ministro Pecoraro Scanio è stato illustrato l'accordo tra i consorzi Biopetrol e PolieCo per il recupero delle plastiche residuali e la loro trasformazione in idrocarburi liquidi, da attuare presso diverse piattaforme industriali sul territorio nazionale. La visita del Ministro a Terni, in compagnia di tecnici e consulenti, fa seguito alla presentazione, alla fiera internazionale "Ecomondo" tenutasi a Rimini dal 7 al 10 novembre dove erano presenti C.A.R., PolieCo, Biopetrol e Tecnofin, della tecnologia innovativa.
La visita è proseguita presso l'impianto Printer, a biomasse, dove il ministro e il suo staff hanno voluto approfondire gli aspetti di efficienza energetica e salvaguardia ambientale della pirolisi lenta, applicata alla produzione di energia da sostanze organiche (biomasse). Sono stati esaminati i molteplici progetti in corso nel settore delle energie rinnovabili e del recupero dai rifiuti e, i tecnici del Ministero, hanno poi visitato i laboratori e gli impianti sperimentali dell'Isrim, anche in condivisione con l'Università di Perugia, per analizzare le possibili soluzioni tecnologiche per risolvere i problemi dello smaltimento e del recupero dei rifiuti urbani.
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