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Cronaca Redazione 24 novembre 2007 01:03 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il giorno 21 è presso il centro polivalente a Marigliano sono state
elette le cariche istituzionali della Consulta delle Associazioni.
Effettuata questa formalità, si pone ora il problema di rendere fattiva
e concreta la presenza di questo organismo sul territorio mariglianese.
Il regolamento comunale dà a questo organo il ruolo di "Consultazione e
Giudizio non vincolante" sui proggetti, sulle proposte e sugli
interventi dell'Amministrazione in campo culturale, sociale, sportivo
ed assistenziale.
La Consulta deve essere convocata da parte di chi
rappresenta la stessa Amministrazione, dando compito di osservare,
migliorare, modellare l'insieme di interventi che, sul territorio,
dovrebbero migliorare la qualità della vita quotidiana di giovani,
anziani, disabili e cosi via.
Affinchè anche questo organismo non
divenga "Autoreferenziale", c'è bisogno di elaborare precisi ordini del
giorno, di discutere precisi proggetti, di confrontare specifici
obbiettivi, di valutare risorse umane e mezzi finanziari, lasciando il
compito decisionale al Consiglio Comunale ed ai programmi messi a
punto dalla Giunta Esecutiva di Esposito Corcione. Bisogna rifugire
dalla tentazione di inutili e vuote autoconvocazioni, fatte in modo
approssimativo e con scarsa aderenza ai dettami del regolamento.
Le
proposte specifiche e pertinenti debbono essere fatte
all'Amministrazione dalle singole Associazioni, le uniche capaci di
leggere ed interpetrare i bisogni e le finalità dei propri statuti:
L'assistenza dei malati, l'integrazione dei disabili l'aggregazione dei
giovani, la ricreazione degli anziani, l'attività sportiva dei minori,
la divulgazione culturale.
Vincenzo Serpico
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