20/04/2024
(177 utenti online)
Cronaca Redazione 18 ottobre 2007 00:49 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Marigliano ha vissuto in questi giorni un' ennesima tragedia della
strada, accaduta in quella carreggiata "pericolosissima" che pone in
collegamento il nostro Comune con quello di Somma Vesuviana.
In tanti
hanno etichettato questo luogo come "la strada della morte, in quanto
si sono registrati diversi decessi nel corso degli ultimi anni.
In
pochi hanno, però, espresso le loro osservazioni sulle responsabilitÃ
di chi vivendo in questa zona avrebbe potuto, dall'alto della carica di
Senatore della nostra Repubblica, da tempo intercedere per la messa in
sicurezza.
Forse sull'asfalto di via Marigliano non scorrono anche le
autovetture che portano a bordo i familiari del parlamentare Tommaso
Barbato? Come non ritenere necessario muovere la propria sensibilità a
favore di quei cittadini che rimpinguano il suo barile di voti?
Al di là di queste argomentazioni ci amareggia dover riconoscere come
l'approssimazione dei singoli individui nei confronti della morte sia
così marcata e ci riferiamo ai festeggiamenti del convento dei Frati
Minori di San vito, i quali non si sono fermati neppure d' innanzi al
lutto di Francesco Pio Cucciniello (10 mesi), la cui vita è stata
spezzata proprio a pochi metri.
Possiamo anche giustificare lo
svolgimento della sagra dedicata a San Francesco in quanto consente ai
confratelli una sorta di "autofinaziamento" ma è parso un eccesso lo
spettacolo di fuochi artificiali svoltosi nella notte tra il 15 ed il
16 ottobre. Un eccesso che aggrava ulteriormente il solco tra chi
soffre e chi gioisce. Se è vero che quella famigerata strada è
portatrice di lacrime e di tristezza, come accogliere un' ostentazione
di festa?
Una ostentazione l'ha vissuta lo stesso Senatore Barbato, il
quale sulle pagine degli organi di stampa è stato bravo a ritagliarsi
il ruolo di affettuoso ed altruista cittadino, dichiarando nei minimi
particolari la sua presenza sul luogo dell'incidente e la sua
disponibilità a mettere al servizio i propri mezzi.
La visita del ministro Mastella al papà del defunto effettuata nella corsia
dell'ospedale civile di Nola ha suggellato (ulteriormente) la
particolarissima attenzione del Senatore e del suo partito verso la
famiglia così colpita negli affetti. Ma chi si è preoccupato
contemporaneamente di salvaguardare la dignità ed il rispetto di
Aniello Santorelli, reo di trovarsi " al posto sbagliato e nel momento
sbagliato"?
Il senso di quest' articolo sta nello sforzo di voler porre
il lettore di fronte al rischio di dare alla realtà degli accadimenti
una interpretazione fuorviante, rinforzando l'idea che talvolta la
cronaca può diventare la passerella dei politici: in questo Tommaso
Barbato è maestro!
Rosaria Sarno
Discuti l'Argomento sul Blog
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti