Cronaca
Redazione
26 settembre 2007 07:24
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ESCLUSIVA, PAOLO RUSSO: LA VARIANTE E' IL SACCO EDILIZIO DELLA NOSTRA CITTÀ
Marigliano, proposta di variante al piano urbanistico
Paolo Russo: "E' il sacco edilizio della nostra città "
Per il deputato è in atto una speculazione per arricchire pochi personaggi
"Sbagliata, maldestra, contraria agli effettivi bisogni della città ": è pesante il giudizio con il quale Paolo Russo, parlamentare di Forza Italia boccia la proposta di variante al piano urbanistico comunale che è stata votata solo da 4 assessori della giunta guidata dal sindaco Felice Corcione.
Onorevole una posizione netta la sua. Un grido di dolore oltre che un punto di vista politicoÂ…..
"Quando ci si trova al cospetto di una malcelata speculazione edilizia non si può transigere. Oggi avrei potuto stare zitto e recriminare poi domani indicando i guasti, ma non è nel mio stile e non servirei la mia città . La strada disegnata è di quelle senza uscita, una volta imboccata non si potrà tornare più indietro. Per questo bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi, prima che si compia il nefasto destino della città che amiamo, in cui siamo nati e viviamo. Non possiamo stare alla finestra mentre gli altri compiono scelte scellerate, certamente non dettate dall'interesse generale, sicuramente non ispirate da quel benessere collettivo che ogni amministratore dovrebbe avere a cuore invece di cedere ad "umane" tentazioni che vanno nella direzione opposta. Non è un caso che quanto si sta cercando di mettere in atto sia il frutto di decisioni solitarie, prese senza il coinvolgimento della comunità . La dichiarata partecipazione della collettività è stata in realtà soltanto una comunicazione di servizio, un rito senza coinvolgimento. L'amministrazione comunale meno rappresentativa dei cittadini, visto che i maggiori partiti di maggioranza e di opposizione non hanno partecipato alle ultime elezioni, ha così potuto agire indisturbata".
Sì, ma quali sono i motivi del suo pollice verso?
"Gli amministratori usano impropriamente il termine variante: è evidente a tutti che non può essere definita variante normativa una ipotesi che prevede stravolgimento di aree, di indici, di bisogni e…. di speranze. Un'operazione sbagliata nel metodo dunque, ma anche, e soprattutto, nel merito perché va nella direzione della tutela degli interessi di pochi, in nome dei quali si è pronti a svendere il territorio di Marigliano ed a farne il ghetto di Napoli. Tra non molto assisteremo alla vendita di immobili su scala provinciale e regionale e tra gli effetti collaterali avremo anche quello della svalutazione di tutto il patrimonio immobiliare esistente".
E chi sarebbero questi pochi?
"Si tratta non di pochi ma di pochissimi imprenditori e di colletti bianchi che, senza alcuno scrupolo, si arricchiranno alle spalle dei cittadini onesti".
In che senso?
"Sono fermamente convinto che, essendo quello della proposta di variante un piano organizzato e preordinato, è già cominciata la corsa ad accaparrarsi i suoli più appetitosi sui quali costruire 20mila nuovi vani, tra abitazioni e locali commerciali"
Evidentemente la domanda c'è ….
"Non è vero. L'operazione è stata fatta non perché Marigliano cresce ma perché Marigliano cresca. Mi viene in mente il titolo con il quale Giovanni Ansaldo, storico direttore del Mattino, si oppose al sacco edilizio del capoluogo partenopeo, "Napoli cresce: in altezza" .
E quindi lei sente puzza di bruciato
"Sì, e mi auguro che la senta anche chi è preposto al controllo ed alla tutela del territorio e degli interessi del cittadino".
A cosa sta pensando. Ad un inchiesta della Magistratura ?
"Trovo che un'indagine sui compromessi stipulati prima dell'approvazione della proposta di variante sarebbe estremamente interessante e potrebbe indicare con chiarezza quale la furia che si è abbattuta sui territori. Per fare luce forse non serviranno nemmeno inchieste accurate: basterà fare qualche domanda in giro".
Però arriveranno nuove persone …
"Se la immagina una popolazione che cresce mentre resta invariato il contesto, comprese le infrastrutture ed i servizi al cittadino?"
A quali carenze si riferisce?
"A Marigliano mancano le strade, le scuole, i parcheggi, le palestre, i parchi, non si può fare jogging tra rifiuti e smog. Non ci sono piscine e non ci sono nemmeno adeguate fogne e condotte idriche sufficienti, ma quella dell' acqua è un'altra storiaccia".
Si comincerebbe a stare stretti?
"Ventimila nuovi vani comporteranno verosimilmente altrettanti residenti, attratti non dal miraggio di una città a misura d'uomo ma da una colata di cemento a pochi chilometri da quei centri come Napoli dove l'offerta immobiliare se non è esaurita è praticamente esosa. Marigliano si candida a diventare una città dormitorio, senza servizi e senza speranza".
Qualcuno però potrebbe obiettare che la variante metterà in moto l'economia…
"L'alternativa a questa ipotesi speculativa è la redazione di un piano urbanistico comunale disegnato secondo la normativa nazionale e regionale e soprattutto ispirato alle più moderne ipotesi di sviluppo dei territori: recupero urbano e moderato uso dei suoli. Non capisco perché non ci si orienti, ad esempio, verso la valorizzazione delle aree agricole con un piano di tutela ad hoc: si parla sempre più spesso di prodotti alimentari di prossimità e tassametro sulle distanze ma qui il discorso ci porterebbe lontano".
Quale sarebbe per lei la soluzione?
"Non penso ad uno strumento che impedisca le prospettive di crescita e vieti ai piccoli proprietari di costruirsi una casa, ma piuttosto mi riferisco a progetti non disegnati ad libitum, ad aree per alberghi non realizzate per soddisfare pochi soggetti. A parchi urbani, parcheggi e servizi condivisi con i comuni vicini. Immagino insomma una città costruita necessariamente con il cemento, ma dotata di una propria anima, di un'identità storica e culturale oltre che di un forte senso di appartenenza, manifestato attraverso l'incremento di luoghi di aggregazione, di partecipazione civica. Non credo insomma che Marigliano debba, nel silenzio dei più, diventare una periferia - dormitorio degradata, scelta per necessità da chi non ha le possibilità economiche di vivere in luoghi più ameni ".
Va bene ma Forza Italia cosa farà ?
"Prima di tutto sensibilizzerà l'opinione pubblica sulla vicenda informando i rossoverdi amministratori di Provincia e Regione del sacco che si prepara, e poi offrirà collaborazione ed assistenza ai cittadini che volessero imboccare il percorso giudiziario. Insomma chiederemo alla città di fare fronte comune contro l'assalto al nostro territorio. Le ruspe hanno distrutto già troppi pezzi importanti della nostra storia comune ".
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