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Cronaca Redazione 08 settembre 2007 00:02 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Carmine Gambardella, a soli 18 anni ha deciso di togliersi la vita, perché la fidanzata non lo voleva più.
“Non mi vuoi più” ha detto “e allora mi butto di sotto!”…tante volte l’abbiamo detto anche noi in un macabro scherzo, e forse Carmine a quello pensava, ma fatto sta che il salto nel vuoto l’ha fatto davvero sotto gli occhi disperati della sua fidanzatina di 15 anni, interrompendo, di colpo la sua esistenza.
Ragazzo adottato Carmine. Origini brasiliane, strappato alla povertà da amorevoli cure di casa nostra. Ho detto CASA non COSA.
Ma cos’è diventata “Casa nostra” . Cosa ci offre questo piccolo paese in provincia di Napoli, dimenticato da tutti? NIENTE. Una vita vuota fatta di bulli diseredati che per divertimento ti graffiano le auto o ti danno qualche spintone, sotto gli occhi spaventati di vigili e carabinieri.
Una vita fatta di spazzatura, che assomiglia sempre più ad un enorme piatto sporco di sugo in cui ognuno vorrebbe fare la scarpetta. Una vita fatta di nessuna infrastruttura dove se vuoi andare in bicicletta lo devi fare in mezzo a prostitute e papponi. Una vita in attesa di qualche tumore, a causa delle tonnellate di rifiuti tossici nascosti sotto metri di suolo agricolo.
Una vita fatta di politici che inutilmente politicizzano e per noi non fanno nientÂ’altro che dare posti di lavoro a chi promesso. Una vita fatta di ghetti, i quartieri 219, 167, numeri che somigliano a prigioni.
Una vita in cui hai solo lÂ’amore della tua fidanzata. E senza quello meglio morire.
Dal Blog Ettore Vivo
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