Cronaca
Redazione
03 agosto 2007 00:56
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CARMINA BURAMA CHIUDE IL QUISISANA FESTIVAL
Con i “Carmina Burana” di Carl Orff messi in scena dal Philharmonia Chorus di Londra questa sera cala il sipario sul “Quisisana Festival 2007”
La rassegna, ambientata nei giardini della Reggia borbonica di Quisisana, per più di un mese ha trasformato Castellammare di Stabia nella capitale italiana della musica classica
Sarà un goliardico e sfrenato Inno alla vita a chiudere il “Quisisana Festival 2007”, la prestigiosa rassegna che ha incoronato per più di un mese Castellammare di Stabia capitale italiana della musica classica, calamitando nella “città delle acque” migliaia di appassionati provenienti da tutto il mondo.
Dopo il concerto da “tutto esaurito” con annessa standing ovation firmato dalla “signora del pianismo italiano” Laura De Fusco, venerdì 3 agosto, alle 21, toccherà al Philharmonia Chorus di Londra suggellare con i “Carmina Burana” il raffinato Festival ambientato nei giardini della Reggia borbonica di Quisisana.
Protagonista dell’ultimo appuntamento, un capolavoro indiscusso. Di sicuro, la più celebre e fortunata composizione di Carl Orff, ispirata a testi profani del XIII secolo, scritti in un misto di latino maccheronico, francese e tedesco antico, rinvenuti in un monastero benedettino bavarese nella metà dell’800 - l’abbazia di Benediktbeuren, l’antica Bura Sancti Benedicti, dalla quale hanno preso il nome.
In arrivo, dunque, l’ennesima gemma che va a impreziosire il già ricco e pregiato “bouquet” della rassegna diretta da Maria Libera Cerchia, da quest’anno, entrata a far parte dei Grandi Eventi della Regione Campania e resa possibile grazie al sostegno dell’Assessorato Regionale al Turismo guidato da Marco Di Lello e dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo di Castellammare amministrata da Anna Maria Boniello, in collaborazione con il Comune e l’assessorato al Turismo della città stabiese guidati rispettivamente da Salvatore Vozza e Massimo de Angelis.
Sul palco, per l’occasione, diretti da Jan Latham-König, le percussioni del König Ensemble, il soprano Mary Hegarty, il tenore Sean Clayton, il baritono Paul Carey Jones, Mauro Landi e Stefano Orioli al pianoforte.
Toccherà a loro, portare in scena l’opera mastodontica, musicata nel 1937 dal compositore tedesco Carl Orff, battezzata con lo stesso nome degli antichi testi che la ispirarono, in cui si fondono, in maniera sublime, temi e stili diversi, passando da liriche d’amore a versi a sfondo religioso e canti da taverna, enfatizzando ora toni frivoli, ora seriosi o blasfemi.
Tutti i concerti della rassegna sono a ingresso gratuito. Gli inviti sono disponibili fino ad esaurimento posti presso lÂ’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo in piazza Matteotti (per informazioni 081-8711334).
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