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Cronaca Redazione 02 agosto 2007 00:56 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
ACEN, Carabinieri e FAI insieme per combattere il racket e la criminalitÃ
organizzata.
La diffusione dei fenomeni estorsivi che colpiscono i cantieri edili necessita di un
ulteriore freno possibile attraverso un rafforzamento di tutte le iniziative a sostegno
delle imprese di costruzione.
Nel corso di una conferenza stampa svoltasi questa mattina presso il Comando
provinciale dei Carabinieri, alla quale hanno partecipato il colonnello Gaetano Maruccia,
Comandante Provinciale dei Carabinieri, Tano Grasso, Presidente onorario della FAI, la
Federazione Antiracket Italiana, e Ambrogio Prezioso, Presidente dell'ACEN, l'Associazione
Costruttori Edili di Napoli, è stata siglata un'intesa che tende al rafforzamento della
collaborazione tra ACEN, Carabinieri e FAI ed è volta alla più ampia diffusione della
cultura della legalità e alla tutela del libero esercizio delle attività imprenditoriali di
settore.
Queste iniziative, fondate sulla concreta e sinergica collaborazione tra le imprese
rappresentate dall'ACEN, affiancata dalla F.A.I. e dal Comando Provinciale dell'Arma dei
Carabinieri, hanno l'obiettivo primario di rafforzare la reciproca conoscenza istituzionale
e personale, con lo scopo di facilitare la comunicazione tra le parti, accrescere la
percezione e il senso di sicurezza tra gli imprenditori e migliorare le attività di
divulgazione delle informazioni per la conoscenza delle iniziative e della normativa
esistenza in materia di racket.
L'intesa è volta all'intrapresa di ulteriori linee comuni d'azione che hanno,
innanzitutto, il fine della prevenzione avanzata nell'azione di contrasto ai fenomeni di
aggressione della criminalità organizzata.
L'accordo, firmato stamane tra le parti, stabilisce una serie di azioni volte, appunto, a
favorire la prevenzione del fenomeno estorsivo.
Grazie a tale accordo le imprese, in prossimità dell'avvio di lavori di cantierizzazione,
depositeranno al comando dei carabinieri una scheda informativa contenente tutte le
informazioni utili sull'attività che sta per avviarsi e nominativi e contatti dei referenti
dei lavori. Nel caso di cantieri ritenuti di particolare interesse (per l'estensione, la
localizzazione, l'impegno finanziario) tali procedure saranno svolte da un referente
indicato dall'ACEN.
Per parte propria, l'arma dei carabinieri dall'avvio del cantiere e fino
all'ultimazione dei lavori,adotterà le misure organizzative per assicurare ogni azione
possibile di controllo.
L'Acen, inoltre, avrà il compito di promuovere incontri tra i rappresentanti delle imprese
associate, operanti in un determinato territorio, e i referenti indicati dal Comando
Provinciale dei Carabinieri, ogniqualvolta, seppur in assenza di denuncia, vengano ritenuti
possibili fenomeni di pressione criminale. Analogamente l'Acen provvederà su richiesta del
Comando Provinciale Carabinieri.
Infine, l'Associazione dei costruttori, nell'ambito della propria struttura tecnica,
assicurerà continuità alle attività di analisi dell'Osservatorio sul fenomeno del racket, i
cui elaborati saranno disponibili presso il Comando Provinciale Carabinieri.
Già impegnata in tal senso sul campo, l'Acen continuerà a promuove re e divulgare
iniziative di formazione e sensibilizzazione dei propri associati anche attraverso incontri
con i rappresentanti dell'Arma dei Carabinieri, intervenendo, oltretutto, nell'eventuale
procedimento penale, nel caso in cui propri associati siano parte offesa, costituendosi
parte civile.
Più delicata la situazione nel caso in cui un'impresa sia vittima di richiesta di una vera e
propria estorsione o di un qualsiasi condizionamento criminale. In tal caso, l'ACEN si potrÃ
rivolgere direttamente alla FAI (che assisterà l'impresa in tutte le varie fasi delle
indagini preliminari) e al Coordinamento napoletano delle associazioni antiracket che
assisterà immediatamente l'impresa nel rapporto con l'Arma, anche al fine
dell'individuazione diverse modalità per ridurre l'esposizione diretta
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