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Cronaca Redazione 24 luglio 2007 15:43 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
E’ da tempo che mi interesso delle problematiche relative all’acqua ed alla privatizzazione di servizi e dei beni comuni , e devo dire che a Marigliano, così come nei paesi limitrofi, non mi sembra che la GORI.spa sia stata altrettanto “garbata” nell’installare i nuovi contatori nelle case dei cittadini, intrufolandosi quasi furtivamente, dando poche spiegazioni a chi ne chiedeva, a volte facendolo anche senza avvisare l’utente quando il vecchio contatore era situato all’esterno.
Ho inoltre da fare alcune considerazioni .
La parte “privata” della GORI ha avuto l’ affidamento a mezzo di trattativa privata, così come recita
la delibera n°30 del 15/10/2001 del Consiglio di Amministrazione dell’Ente d’Ambito Sarnese-Vesuviano. La cosa interessante è che all’epoca cioè nel 2001, il presidente dell’ATO3 era il Sig. Alberto Irace
, ed allo scadere del suo mandato se ne è andato a lavorare per conto della signora “ACEA.spa”.
Sull’ex Presidente dell’ATO3 non mi dilungo, il fatto si giudica da solo e la dice lunga su tante cose, per quanto riguarda la trattativa privata, cioè quella che assegnava inizialmente il 19% ai privati, oltre ad essere poco garbata, è anche in totale contrasto con la legislazione vigente ed in particolare con la Corte di Giustizia della UE che riferendosi alla famosa sentenza Teckal del 18-11-1999, C-107/98 condanna tutti, proprio tutti gli affidamenti diretti, senza gara, a SPA o SRL interamente pubbliche e miste dei Comuni Italiani.
Il motivo è sempre uguale. Essendo che le SPA e le SRL italiane sono società commerciali, non c’è stato un solo caso concreto in cui la Corte Ue, chiamata a decidere la regolarità o meno dell’affidamento diretto di servizi pubblici locali a queste SPA o SRL interamente pubbliche o miste, non abbia riscontrato la violazione del Trattato Ue sulla libertà di insediamento e di stabilimento delle potenziali concorrenti; cioè la violazione delle norme del Trattato Ue sulla libera concorrenza.
La sentenza “Teckal”
nasceva da un contenzioso sorto appunto fra la TECKAL.SRL contro il Comune di Viano e l’Azienda Gasacqua Consorziale (AGAC) di Reggio Emilia, ed interessava l’aggiudicazione da parte di un ente locale ad un consorzio cui esso partecipa, di un contratto di fornitura di prodotti e di prestazioni di servizi determinati, e la sentenza sancisce la non applicabilità delle regole sulla concorrenza qualora “…l’ente locale eserciti sulla persona (giuridica) di cui trattasi un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi e questa persona realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente o con gli enti locali che la controllano…”
Tradotto in soldoni, significa che l’unico modo per evitare la gara di appalto, ossia la famosa “evidenza pubblica” vantata sul sito GORI è quella di non essere né una SPA né una SRL ma un ente strumentale del Comune come il Consorzio.
Tutto questo non è la GORI.spa., e proprio per questo motivo, c’è un esposto alla Procura della Repubblica . Ma ahimè tutto tace.
Per quanto riguarda le tariffe, è vero che non le stabilisce la GORI, ma io faccio un altro ragionamento.
Se io, sono una SPA, e quindi faccio del profitto il mio unico scopo, ed ho da mantenere un Consiglio di Amministrazione pagato lautamente, quanti metri cubi di acqua devo fatturare per gli emolumenti del CDA? Quanti cittadini con il consumo medio “servono” per lo stipendio dell’Amministratore Delegato? E quello del Presidente? E quanti altri ne occorrono per tenere su il carrozzone politico di ….500?o più?…. e passa assunzioni clientelari fatte un po’ qua ed un po’ là nei vari Comuni di ATO3 . Quanti metri cubi si dovranno fatturare per le opere edili da realizzare, per recuperare i soldi investiti, gli eventuali interessi passivi, gli ammortamenti, e guadagnarci in abbondanza?
Bè, è questa la tariffa che dobbiamo aspettarci, per il momento le tariffe non sono aumentate perché da contratto esse non possono aumentare per i primi due anni, poi si vedrà . Ma ricordo che come già capitato a Latina, ad Arezzo e in altre parti d’Italia, le tariffe dell’acqua sono lievitate in modo esponenziale.
Ora se volete farmi credere che le SPA fanno gli interessi dei cittadini, che combatteranno gli sprechi, che sono la panacea di tutti i mali per le nostre reti idriche colabrodo, IO NON CI CREDO!
Fuori i privati dallÂ’acqua!
COMMENTO di Bronstein dal Blog
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