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Cronaca Redazione 04 luglio 2007 18:05 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Alla luce di quanto sta accadendo in città , riteniamo di dover introdurre alcune considerazioni.
È un fatto ormai conclamato che l'amministrazione di centrosinistra guidata dal sindaco-scienziato Corcione abbia svelato definitivamente la sua vocazione affaristico-clientelare; il suo totale disinteresse per la ricerca e l'elaborazione di soluzioni in grado di migliorare le condizioni materiali dei cittadini.
L'intervista rilasciata dall'on. Sorrentino sulla crisi dell'amministrazione assume in questo contesto, una valenza straordinaria, in quanto permette ai cittadini di entrare dentro la logica di rapporti pseudo-politici dettati dalla spartizione, dal potere inteso come traguardo e strumento personale, da equilibri talmente precari da essere ribaltati da una telefonata.
Ed è ridicola l'impostazione che assume il centrodestra nel suo opporsi a questa sciagurata accozzaglia di pseudo-politici. È ridicola perché sembra dimenticare che questo stesso sistema è stato riprodotto anche nell'ultima amministrazione di centrodestra, che questa stessa concezione della politica è stata alla base di fasi analoghe a quelle che oggi vive il centro sinistra. Sembra che il centrodestra abbia dimenticato l'onta del commissariamento, prodotto finale della sua amministrazione.
Un elemento che, a nostro avviso, dà perfettamente il senso dello stato di degrado in cui è precipitata la politica a Marigliano è dato dal dibattito (parolone) sul sito di compostaggio. È raccapricciante che in una situazione come quella campana, sia la maggioranza che l'opposizione facciano confusione, disinformazione su una soluzione che potrebbe rappresentare una importante novità . Il manifesto con cui il centrodestra attacca l'ammistrazione recita: "l'unica preoccupazione di siffatti amministratori è realizzare un sito di stoccaggio dei rifiuti nel nostro territorio, già tormentato da inquinamento e malaffare". Ma questa gente sa di cosa parla?
Rifondazione Comunista ancora una volta ribadisce la necessità di lavorare ad un alternativa di senso a questa classe dirigente che ha cancellato la speranza e ha introdotto il germe pericoloso del qualunquismo (la retorica del "sono tutti uguali"). Oltre ai compagni dei Verdi e dei Comunisti Italiani, che già hanno iniziato il nostro stesso percorso, l'appello lo rivolgiamo a quelle forze nascenti a sinistra, al mondo associativo, a tutti quei "cittadini liberi" che hanno voglia di portare il loro mattone per costruire l'alternativa. Per riprenderci la speranza, per praticarla.
Circolo "Che Guevara"
Marigliano
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