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Cronaca Redazione 13 maggio 2007 00:50 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Nella mattina di venerdi 11 maggio il Consiglio dei ministri ha approvato un
decreto scellerato, che conferisce pieni poteri al commissario straordinario per i
rifiuti in Campania per la realizzazione di 4 discariche nella regione in siti come
quello di Serre in provincia di Salerno, Lo Uttaro in provincia di Caserta, Terzigno in
provincia di Napoli, fortemente contestati in questi mesi dalle comunitÃ
locali.
A Serre c’è un presidio da oltre cinque mesi, per impedire che la cava a ridosso
del fiume Sele, allÂ’interno di unÂ’oasi naturale del WWF, fosse adibita a discarica.
Quella di Serre è una battaglia per la difesa del territorio, dell’economia locale e
della salute, ma anche una battaglia per la democrazia, poiché non si può decidere
senza sentire i cittadini interessati, e per lÂ’affermazione di unÂ’economia diversa,
fondata sulla riduzione della produzione di rifiuti, il riutilizzo, il riciclaggio,
insomma verso un sistema a rifiuti zero.
Il movimento aveva ottenuto unÂ’ordinanza del tribunale civile di Salerno, con
cui si impediva la costruzione di una discarica nellÂ’oasi di Serre. A novembre inoltre
era stata istituita una commissione paritetica con rappresentanti del governo e delle
amministrazioni locali, con il compito di studiare lÂ’impatto ambientale della
discarica. L’intervento d’autorità del governo ha impedito la conclusione dei lavori
della stessa commissione.
La popolazione di Serre, insieme ai tanti cittadini intervenuti da tutta la
Campania al presidio, denuncia la politica dellÂ’emergenza, creata ad arte per favorire
interessi economici e politici come quelli della Fibe, che fa profitti
sullÂ’incenerimento dei rifiuti ai danni della salute dei cittadini. Questi interessi si
sono dimostrati ben collegati allÂ’apparato politico bassoliniano in Campania,
dall’acqua - con la partecipazione nella società GORI, che gestisce il servizio idrico
integrato nel Sarnese-vesuviano - e con lÂ’appalto per la costruzione e la gestione
dellÂ’inceneritore di Acerra.
Il commissario straordinario per i rifiuti in Campania Bertolaso, già direttore
della Protezione civile, gestisce dal 2004 la situazione disastrosa dello smaltimento
dei rifiuti, e non può quindi oggi sostenere in nome dell’emergenza, che è necessario
violare il patrimonio ambientale di questa regione, passando sopra alla volontà dei
cittadini di Serre.
Da questa mattina, appresa la notizia del decreto del governo, sono affluiti al
presidio in Valle della Masseria a Serre. Il sindaco, interpretando correttamente un
sentimento diffuso, ha dichiarato che da oggi la cittadinanza è in guerra contro lo
Stato. Una guerra ad armi impari, ovviamente. Alle 14,30 sono arrivati decine di mezzi
blindati di polizia e carabinieri, seguiti dalle ruspe dell’esercito. Proprio il 21°
Genio guastatori di Caserta, da giugno 2003 nella missione Antica Babilonia in Iraq,
incaricati ora della costruzione della discarica. Dalla guerra globale alla guerra
sociale contro i movimenti italiani.
Con il decreto di oggi il governo ha cominciato a mettere in pratica la linea
dura contro i movimenti, sancita nel programma dei dodici punti, sui quali Prodi ha
ottenuto la fiducia dal Parlamento. Le dichiarazioni della ministra Lanzillotta,
entusiasta del fatto che si debelli con la forza la resistenza popolare, dimostrano che
i movimenti contro le privatizzazioni dei servizi pubblici, per la difesa del
territorio, dellÂ’ambiente e dei beni comuni sono uniti dal filo rosso della difesa
della democrazia e della partecipazione popolare.
La manifestazione nazionale del 19 maggio a Napoli, che le forze dellÂ’ordine
stanno cercando di ostacolare in tutti i modi, diventa un appuntamento centrale per
affermare le ragioni dei movimenti sociali, e per chiedere una gestione razionale della
produzione e dello smaltimento dei rifiuti.
Questo è inoltre il primo appuntamento del Patto di mutuo soccorso, che vede
coinvolti, oltre alla rete Rifiuti zero, i comitati No TAV, No Ponte, No Mose, No
Turbogas, i comitati contro la base a Vicenza, e che si propone di organizzare la
solidarietà tra le diverse lotte locali. Il Patto del mutuo soccorso si vedrà ad
Aprilia il 20 maggio, in unÂ’assemblea a cui parteciperanno anche i movimenti per
l’acqua pubblica. Questo potrebbe essere un primo passo verso un salto di qualità per i
movimenti, che uniscono le proprie forze rafforzando le battaglie locali, sviluppando
un ragionamento complessivo sulla difesa dei beni comuni, indisponibili al mercato,
alla guerra ed al profitto privato.
Ricevuto da attac e inviato da Nello Di Palma
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