Cronaca
Redazione
18 settembre 2006 00:57
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CICERO "PRO DOMO SUA"
Riceviamo e pubblichiamo dal dr Antonio Capasso un articolo pubblicato a sua firma dal Risveglio-Marigliano, Ottobre 1998
... Sembra scritto oggi.
E' questo il titolo di una orazione del famoso avvocato e scrittore latino Cicerone, che con questa arringa difese i suoi legittimi interessi di fronte al Foro in maniera chiara e onesta, senza sotterfugi né mistificazioni.
Oggi questa espressione viene utilizzata nel linguaggio corrente per sottolineare, invece, l'atteggiamento a dir poco interessato di chi, spesso servendosi di beni e strumenti di proprietà della collettività , favorisce i propri interessi pur essendo chiamato a curare quelli pubblici.
Questa considerazione mi induce a riflettere sui rapporti tra il bene comune e il bene privato, cioè quel filo sottile e doppio allo stesso tempo che correla gli interessi del singolo a quelli della collettività e viceversa, che oggi è tanto sotto pressione da correre il rischio di spezzarsi.
Un tempo vi erano molte certezze: chi rubava era un ladro o chi offriva danaro a pubblici dipendenti perché favorissero i suoi interessi era un corruttore, etc..; oggi vi è chi al riguardo non ha più le stesse certezze e tenta, al contrario, di far passare agli occhi della gente per normale un comportamento delittuoso o peggio lo copre con mistificanti e grossolane teorie politico-ideologiche, offendendo in tal modo non solo l'intelligenza e l'onestà dei cittadini ma la dignità stessa della dottrina politica che si finge di osservare.
Stando ai manifesti che si leggono sui muri, nella nostra città si sta verificando qualcosa di simile e il Sindaco, che a tutt'oggi avrebbe minacciato già diverse volte le dimissioni senza mai presentarle, tace (forse acconsente?) senza scomporsi; alcuni Consiglieri che hanno ripetutamente sbandierato la loro estraneità a giochi di potere e lottizzazione tacciono (acconsentono anch'essi?).
La città , stando ai citati manifesti, appare preda di spietate sanguisughe che, avendo digiunato a lungo, si stanno ingozzando a più non posso alla faccia dei cittadini contribuenti (e mi riferisco soprattutto ai loro stessi elettori, tra cui ahimè si trova anche il sottoscritto, tardivamente pentito).
Costoro senza alcun ritegno e assecondando criteri di parte politico-familiare affiderebbero incarichi a destra e a manca (sempre secondo le denunce murali) non solo danneggiando in tal modo la città ma anche offendendo e disprezzando quelle attese di rinnovamento e di pulizia morale che hanno indotto la gran parte degli elettori a dare loro il proprio voto.
Dal momento che soltanto i muri parlano e poiché, fino a prova contraria, BRUTO E' UN UOMO D'ONORE come direbbe Antonio, mi permetto di chiedere, io che sono un Antonio di gran lunga più anonimo, che il Sindaco parli e smentisca le accuse dei muri; in caso di veridicità di quanto denunciato non gli resta che dimettersi subito, salvo che non voglia partecipare al banchetto o che già vi partecipi.
Dr Antonio Capasso
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