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Cronaca Redazione 11 settembre 2006 00:53 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Un'analisi attenta e lucida degli sviluppi della denuncia, da parte del movimento dei Verdi e del partito della Rifondazione Comunista, dell'assunzione della nuora del sindaco da parte della Gori, suggerisce una crisi di maggioranza, con una consequenziale caduta anticipata dell'amministrazione.L'intera vicenda sulla quale sono stati puntati i riflettori non appare affondare le radici in un terreno personale.
L'assunzione, data per certa dai due partiti di sinistra radicale che hanno ripetutamente asserito di non temere querele, sarebbe a favore di un familiare stretto di un sindaco a capo dell'amministrazione di un comune all'interno del quale, per scelta della stessa maggioranza di governo locale e sulla scorta di atti firmati solo dal primo cittadino, opererebbe in termini di gestione del ciclo integrato delle acque, una società (seppur a partecipazione statale), che avrebbe formalizzato detta assunzione.
Anche i consiglieri di maggioranza avevano chiesto al sindaco di fugare i dubbi su presunte assunzioni operate dalla Gori a favore di familiari di esponenti politici nell'ambito di una spartizione di posti di lavoro. Ora l'intera maggioranza si ritrova a fare i conti con un'assunzione, definita documentata, a favore di un familiare proprio del sindaco.
A prescindere dalle decisioni del primo cittadino, i partiti della maggioranza non dovrebbero avere altra scelta che presentare una mozione di sfiducia, dando atto alla collettività di non essere stati fino ad ora a conoscenza di certe assunzioni. Come se non bastasse, per altri motivi, la questione è d'interesse del consiglio comunale. In data 20 luglio 2006, il civico consesso si è riunito: la maggioranza, attraverso gli interventi di alcuni consiglieri, ha lasciato emergere che al sindaco era stato accordato, in relazione al passaggio di gestione del ciclo integrato delle acque, un mandato solo esplorativo, che non lo abilitava all'assunzione di decisioni spettanti all'assise. I consiglieri avevano stabilito di tornare sulla questione entro l'inizio di agosto. Non sono state, invece, convocate altre sedute fino ad ora.
Nell'ultima conferenza dei capigruppo, poche ore prima dell'uscita dei manifesti bomba, Michelangelo Mariani (Udc) ha fatto notare, mostrando la cartella esattoriale a lui indirizzata, che sul retro è scritto: "Si informa che, in merito agli interventi tecnico - amministrativi (richiesta allacciamenti, disdette, verifiche ect) le SS.LL. si potranno rivolgere alla Gori Spa, nei giorni di martedì e di giovedì, ore 9 - 12 e 16 - 18, presso i locali Urp della Casa Comunale".
Praticamente, ad avviso del consigliere d'opposizione, a fronte di tutti i discorsi del consiglio comunale che non si è espresso per il cambio di gestione, si direbbe (a meno che non abbia arbitrariamente agito il responsabile del settore finanziario) che il passaggio sia stato formalizzato, tanto che l'Ente locale avrebbe anche messo a disposizione della società Gori spazi propri per l'accoglienza all'utenza.
Loredana Monda
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