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Cronaca Redazione 10 settembre 2006 00:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
20 marzo 2006. E'
questa la data, fornita dal movimento dei Verdi e dal partito della Rifondazione Comunista, in cui sarebbe stata formalizzata l'assunzione della nuora del sindaco Felice Esposito Corcione da parte della Gori, la società strumentale di cui si avvale l'Ambito territoriale ottimale 3, che è subentrato al Comune di Marigliano nella gestione del ciclo integrato delle acque.
Saverio Lo Sapio e Giovanni Salomone hanno spiegato che le trattative per il predetto cambio di gestione sul territorio sono state avviate nell'ottobre del 2005 e sono state chiuse nel maggio
2006 con un atto firmato proprio dal sindaco di Marigliano.
In detto arco temporale si inserirebbe l'assunzione della nuora del primo cittadino. Nella conferenza stampa che si è tenuta nella mattinata di ieri, è stato confermato dai responsabili dei Verdi e di Rifondazione che è stato messo nero su bianco giacché sono stati cercati e trovati riscontri oggettivi ad indiscrezioni che circolavano in città da mesi.
E' stato, sostanzialmente, ribadito che le due forze politiche di sinistra radicale non temono eventuali querele, che potrebbero, a loro avviso, ripercuotersi sulle stesse persone eventualmente intenzionate a proporle. Il segretario di Rifondazione Giovanni Salomone ha asserito che effettivamente si vocifera di altre assunzioni ma che mancano, allo stato attuale, riscontri oggettivi.
Saranno certamente effettuate altre verifiche, ma l'esistenza di altre eventuali assunzioni, a suo avviso, niente toglie e niente aggiunge ad una situazione che può essere già definita grave. Saverio Lo Sapio ha affermato: "Ben vengano accertamenti. Qualora l'accaduto non producesse alcun effetto significherebbe che la città è ormai pronta ad ingoiare tutto".
Nel citare parti della trascrizione di una fonoregistrazione della seduta di consiglio comunale del 20 luglio 2006 sulla gestione del ciclo integrato delle acque, i due partiti hanno riformulato l'invito ai consiglieri, soprattutto a quelli che aveva già espresso dissenso, a compiere atti di discontinuità rispetto alle questioni emerse.
E' stata chiarita l'assenza del Partito dei Comunisti Italiani che aveva affiancato Verdi e Rifondazione nella lotta alla privatizzazione dell'acqua. "In passato abbiamo operato scelte che hanno condotto ad un coordinamento tra Verdi e Rifondazione che - hanno spiegato Saverio Lo Sapio e Giovanni Salomone - ci hanno portato ad agire congiuntamente anche in questa occasione. Ci farebbe piacere che al predetto coordinamento prendesse parte anche il Partito dei Comunisti Italiani, che allo stato attuale ne è, però, fuori e che opera, pertanto, scelte autonome. Siamo, comunque, convinti che i Comunisti Italiani condividano a pieno la nostra posizione".
Chiarita anche l'assenza del comitato di lotta per l'acqua pubblica. "Il comitato persegue una finalità particolare. Non è un partito politico.
Agisce, dunque, autonomamente. E' stato presente - hanno spiegato Lo Sapio e Salomone - raccogliendo firme e chiedendo ufficialmente di poter prendere visione di tutte le documentazione sul passaggio di
gestione. Sicuramente sarà presente in futuro".
Loredana Monda
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