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Cronaca Redazione 09 settembre 2006 23:14 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Carissimo assessore ai lavori pubblici Luigi Caprio, mi risulta (voglio sperare a torto) che ha avanzato una richiesta allÂ’amministrazione comunale dellÂ’individuazione di un solo interlocutore per gli organi dÂ’informazione, dopo la presa visione delle ultime rassegne stampa allÂ’interno delle quali erano inseriti articoli a firma della scrivente che la chiamavano direttamente in causa.
Al contempo, ho preso personalmente atto del suo nervosismo, manifestato attraverso le sbattute di porte, che peraltro non intimoriscono nessuno. Preliminarmente le faccio notare che lei è un personaggio pubblico seppur nel ristretto ambito cittadino, di cui è normale ed è lecito riportare l’operato nel bene e nel male: le responsabilità provenienti da difficoltà di natura politica, gestionale e tecnica non possono essere scaricate ad un semplice giornalista, che prende atto di una realtà di fatto.
Mi permetto ancora di farle notare, qualora si cercasse un sistema per imbavagliare elegantemente la stampa, che la stessa è
libera: se lei avesse rudimenti di diritto dellÂ’informazione e della comunicazione saprebbe bene che i controlli preventivi e le censure hanno trovato ampio spazio ed attuazione solo nellÂ’epoca fascista.
In ultimo, mi permetto di farle notare che la stampa, sulla scorta dell’esistenza di una pluralità di forti da cui attingere, è difficilmente, fino in fondo, controllabile, soprattutto laddove mancano normative di carattere repressivo, che mal si conciliano con il nostro spirito liberale e garantista.
Non desidero sposare la convinzione dell’onorevole Andreotti, che ha sempre sostenuto che a pensar male si pecca ma spesso si indovina, preferisco dare scarso credito alle dicerie e credere che nel suggerire l’individuazione di una sola figura d’interlocuzione con la stampa, lei mirasse alla creazione di un ufficio stampa (sperando che non sia altro ruolo lottizzabile), ammesso che vi siano allo stato attuale le condizioni tecnico – giuridiche per operare in tal senso.A prescindere dalla sue reali intenzioni, si ricordi, comunque, che a conforto della credibilità , della rispettabilità e della serietà della scrivente restano la sua storia familiare, personale e professionale.
Loredana Monda
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