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Cronaca Redazione 23 agosto 2006 18:30 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Non si conoscono i
tempi, ma la questione degli immobili comunali fittati
a privati approderà in consiglio comunale. Pare,
comunque, che a livello amministrativo si stia facendo
strada lÂ’idea di evitare le locazioni.
Si sono tenute
ben tre riunioni di giunta municipale su
sollecitazione del direttore generale Maria Piscopo,
nel corso delle quali l’argomento è stato affrontato.
EÂ’ stato stabilito di effettuare un monitoraggio degli
immobili di proprietà comunale dati in fitto a
privati, associato a controlli finalizzati a fare,
invece, il punto sui fitti che, di converso, lÂ’ente
locale minore ad autonomia territoriale e funzionale
paga a privati per lÂ’allocazione di propri uffici.
In
sostanza, nellÂ’ambito di operazioni di contenimento
della spesa e di negazione dello sperpero di denaro
pubblico, lÂ’amministrazione sarebbe intenzionata ad
allocare in immobili ricadenti nel proprio patrimonio
i propri uffici evitando, almeno laddove è possibile,
il ricorso al fitto da privati eliminando costi
aggiuntivi a carico del Comune di Marigliano.
Naturalmente per poter operare in tal senso si scontra
con l’impossibilità di cedere a fronte di pagamento di
un pigione spazi propri, che a questo punto servono
liberi e disponibili, a privati. Da qui la necessitÃ
di non rinnovare i contratti esistenti che sono in
scadenza. Proprio per i contratti in scadenza,
lÂ’amministrazione si sta attrezzando in termini di
procedure di recesso. Pare che siano ultimate quelle
relative al fitto della biblioteca comunale che sarÃ
verosimilmente sistemata allÂ’interno del Palazzo
Municipale. A questo puntosi direbbe che si assecondi
la logica del perseguimento di interessi collettivi
che non possono e non devono cedere il passo ad
interessi personali privati.
Tra i primi a sollevare
pubblicamente la questione e a chiedere di puntare
sullÂ’interesse collettivo troviamo il consigliere di
maggioranza Antonio Carpino, che proprio nellÂ’ultima
seduta di civico consesso celebrato aveva chiesto
espressamente alla maggioranza che la questione
approdasse, come sembra essere nelle intenzioni, in
assise, affinché l’organo potesse esprimersi anche in
termini di fissazione di criteri di eventuali
locazioni. Allo stato attuale non può rescindere, per
atavica carenza di strutture, solo i contratti che lo
vedono conduttore per lÂ’allocazione di istituti
scolastici.
Loredana Monda
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