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Cronaca Redazione 22 luglio 2006 23:29 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Il mio più caro amico, fraterno amico, Giovanni Campagna, mariglianese, mi ha insegnato una volta che esiste
un confine tra ciò che possiamo immaginare degli alberi e quello che gli alberi possono immaginare di noi. Ebbene,
al di là e al di qua del confine è tutto vero, tranne che al confine. I limiti esistono per non essere veri,
chiunque è nel giusto tranne che al confine, al limite.
La stima nasce solo stando al di qua o al di là , chi sceglie il confine non ha stima perché non esiste.
Chiunque è al confine non esiste. Dire la propria è stare o al di là o al di qua. Denunciare le parole altrui è non
dire la propria ma difendere il proprio nulla con arroganza.
La libertà di parola è tale quando è libera.
Denunciare va bene se ci aggrediscono, se ci derubano,
ma denunciare una libertà è una violenza. Questo è il mio libero parere e che nessuno mi denunci perché in quel caso
sarebbe un furto, mi avrebbero derubato della mia libertà di parola e quindi sarei più giustificato io a
denunciare... ma la violenza non è che dei violenti, o almeno così mi hanno insegnato i francescani.
Thomas Allocca
wa.thomas@libero.it
www.wooden-architecture.org
Nota:
Nel rinnovarti la mia stima, ti ringrazio per queste belle parole, ma se esse sono dedicate alla denuncia del
senatore Barbato al portale, ti voglio comunicare che in un incontro, il senatore, pur ribadendo la validità delle
sue ragioni, l'ha ritirata. Ha chiesto solo che, in futuro, gli scritti fossero firmati dagli autori con nome e
cognome autentici.
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