25/04/2024
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Cronaca Redazione 08 luglio 2006 23:49 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
In attesa della convocazione di una nuova seduta di Consiglio Comunale sulla gestione integrata del ciclo delle acque affidata all'Ato3, abbiamo intervistato l'assessore Antonio Vivenzio (Ds), alla luce di recenti sviluppi a livello nazionale e locale.
Il centrosinistra, nel programma elettorale per le ultime politiche, aveva precisato che proprietà e gestione dell'acqua sono pubbliche. In conformità , nei giorni scorsi, il governo Prodi ha varato un provvedimento con il quale si ribadisce quanto predetto. Volgendo lo sguardo al contesto cittadino, non solo in qualità di assessore di una giunta che ha affidato la gestione all'Ato3 che opera attraverso la società strumentale Gori, ma anche di esponente di un partito di maggioranza relativa a livello nazionale, cosa ne pensa?
Con il passaggio di gestione all'ambito il Comune si è conformato al disposto di una legge nazionale. Se dovessero intervenire mutamenti sotto il profilo giuridico non avrebbe problemi ad operare scelte diverse.
La Gori non è interamente pubblica. Una quota di partecipazione, seppur minima, è in capo a privati. La gestione dell'Ato3 non potrebbe essere considerata totalmente pubblica servendosi l'ambito di detta società . Si dovrebbe, a questo punto, chiedere all'Ato3 di privarsi dei suoi servigi?
In merito, il governo nazionale dovrebbe fornire all'Ente nuove direttive. Il Comune non è competente.
Si parla di una presunta spartizione politica di posti di lavoro nella Gori? C'è stata?
Non mi soffermo su voci, che se fossero, però, fondate mi indurrebbero a credere d'essere in presenza di una vera e propria schifezza sotto il profilo politico, sociale e morale. Se ci fosse stata spartizione condividerei anche la posizione assunta nei giorni scorsi con un comunicato stampa dall'Udc.
Da interno, rispetto ad un comune cittadino, non è più facile accertare la realtà ?
All'interno non si è mai discusso di eventuali opportunità occupazionali. Per questo dico che se invece che ai tavoli istituzionalmente deputati a parlarne, l'argomento fosse stato affrontato altrove saremo in presenza di una vera e propria schifezza. Preciso, tra l'altro, che non avrei mai partecipato ad un'operazione di spartizione di posti di lavoro.
Ha mai pensato di chiedere, anche informalmente, delucidazioni al sindaco Felice Esposito Corcione, che si è occupato direttamente del passaggio di gestione del ciclo delle acqua all'ambito ottimale che si avvale dell'opera della Gori?
No, non ho mai affrontato l'argomento, che penso dovrebbe essere, però, affrontato in Giunta ed in Consiglio Comunale data la sua delicatezza.
Allo stato attuale pensa sia possibile, come suggerito da qualcuno, impiegare i lavoratori socialmente utili del Comune di Marigliano?
Non sono un esperto in politiche del lavoro, ma penso che con un trasferimento di competenze si operi anche un trasferimento di personale, di mezzi e via dicendo. Visto che alcune questioni come quelle occupazioni non sono state affrontate a livello amministrativo non posso escludere che si possa fare, ritenendo, peraltro, che tra i lavoratori socialmente utili si possano individuare varie figure professionali che hanno competenze specifiche rispetto alla gestione del ciclo integrato delle acque.
Tornando alla presunta spartizione politica di posti di lavoro nella Gori. Se le assunzioni fossero state operate, non esisterebbero tracce, ad esempio, all'Inps? Ha mai pensato di effettuare verifiche per fugare ogni dubbio?
Non solo l'assessore Vivenzio, ma l'intera sezione dei Democratici di Sinistra è pronta ad affrontare l'argomento in maniera lucida e puntuale.
I cittadini hanno chiesto delucidazioni sul cambio di gestione del ciclo integrato delle acqua. Hanno chiesto di prendere visione delle documentazioni prodotte. Perché non sono mai state mostrate loro?
L'attività di informazione e di comunicazione sul passaggio di gestione non è mancata. Forse avremo dovuto intensificarla e migliorarla. Abbiamo, comunque, aperto la strada alla convocazione di un Consiglio Comunale sull'argomento, che è considerato momento di confronto e nel quale può essere fatto il punto sugli interventi operabili sul territorio cittadino.
Al Consiglio dovrebbero presenziare rappresentati dell'Ato3 e della Gori che avrebbero l'opportunità di esprimere il loro punto vista, rispetto ai cittadini che non hanno diritto di parola in assise. Le sembra un trattamento equo?
Non è esatto. I rappresentanti dell'ambito e della società a partecipazione statale potrebbero fornire risposte tecniche, ad esempio anche sugli investimenti sul territorio.
Va bene. Ma, a domanda rispondo. E se i cittadini non possono fare domande in Consiglio, a chi risponderebbero i tecnici?
Possono essere previsti momenti di pausa finalizzati proprio a consentire ai cittadini di rendere note le loro istanze e di formulare domande. Si attuerebbe un alto esercizio di democrazia con l'apertura delle istituzioni ai cittadini.
Il Comitato di lotta per l'acqua pubblica aveva chiesto al Consiglio una mozione, non una discussione, che sotto il profilo amministrativo hanno una valenza diversa. Non le sembra che le scelte operate dall'Amministrazione abbiano il sapore della sottile presa in giro?
Non capisco a quale comitato si riferisce. Sul territorio nascono spesso comitati cittadini che focalizzano l'attenzione di volta di volta su determinati argomenti, lasciando emergere posizioni strumentali. A questo proposito devo muovere una critica ai partiti che dovrebbero far proprie le istanze provenienti dalla cittadinanza e tentare di dare risposte precise, evitando per l'appunto le strumentalizzazioni. Non ci dispiace che esistano i comitati, ma crediamo che i partiti non debbano abbandonare le loro prerogative, continuando a predente atto delle istanze collettive e ad essere propositivi.
Vuole dire che non le è noto che si è costituito un Comitato di lotta per l'acqua pubblica? Esistono atti ufficiali fatti pervenire a figure istituzionali, in alcuni dei quali si parla della costituzione del comitato e delle sue finalità . Non ha mai ricevuto o visto quegli atti?
No. Non ho mai visto o ricevuto atti o comunicazioni.
Alcuni partiti, soprattutto Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Verdi, sono stati accusati di aver strumentalizzato la vicenda del passaggio di gestione del ciclo integrato delle acque all'ambito territoriale ottimale dichiarandosi a sfavore e cavalcando l'onda del dissenso cittadino. Eppure, quando si sono resi conto che la questione da politica era divenuta sociale e si proponeva la costituzione di un Comitato civico hanno fatto un passo indietro. Ora, il coordinamento del Comitato è affidato a persone che non hanno tessere di partito, ma che tradizionalmente possono essere definite vicine ai Democratici di Sinistra, che attraverso lei hanno visibilità in giunta. Non crede che si sia di fronte ad una sonora bocciatura da parte di certe persone che dovrebbero sostenere le posizioni del suo partito e dell'intera amministrazione e che esprimono, invece, un dissenso per il vostro operato?
Non credo che si possa parlare di bocciature. Sono espresse posizioni diverse. I Democratici di Sinistra, pur sostenendo le Amministrazioni, sono attenti alle istanze dei cittadini in questione. Sono aperti al dialogo e al confronto, che in una società democratica sono fondamentali ed ineluttabili.
Per concludere. Forse tanti problemi sono dovuti al fatto che in tutte le sedi e per qualsivoglia aspetto, se si discute di gestione del ciclo integrato delle acque, ormai non si parla di Ato 3, ma di Gori. Cosa ne pensa?
Si tratta di un esercizio linguistico che non mi appartiene.
Loredana Monda
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