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Cronaca Redazione 21 marzo 2006 23:40 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Sig. Riccio,sono contento che per lei gli omosessuali siano persone UGUALI a quelle eterosessuali.E' una cosa che mi solleva molto poichè vuol dire poter discutere sul problema reale, non dovendo ancora giustificare, ai giorni nostri, che non si tratta di esseri inferiori agli altri, pericolosi per la società e la tenuta psicologica delle persone.
Dal suo intervento noto che per lei il problema non è il riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali ma nel linguaggio utilizzato dal volantino in cui si utilizza la parola "famiglia".Sono d' accordo che la famiglia riconosciuta dalla costituzione, fondata in primis sul matrimonio civile, sia la cellula base(non l' unica) della società .Ma vorrei introdurre un argomento rilevante:Cosa si intende per famiglia?, o meglio il concetto di famiglia previsto nella nostra Costituzione all'art.29 è esaustivo ed esauriente?
I nostri costituenti, alla fine degli anni quaranta del secolo scorso, non potevano immaginare come si sarebbe evoluta la società italiana (sarebbe stato impossibile).La società , infatti, non è una entità statica ma è un continuo evolversi. Secondo la teoria sociale del mutamento, la società è una rete di relazioni e rapporti tra individui, plasmabile dalle azioni sociali.Premesso ciò, mi permetto di introdurre l' argomento dell' allargamento del concetto di famiglia: non ci si può più limitare al passaggio importante dalla famiglia patriarcale a quella nucleare.Infatti, sappiamo bene che accanto alle famiglie tradizionali ESISTONO quelle composte da un solo genitore con figli, da coppie con figli provenienti da precedenti relazioni, da coppie senza figli, da coppie con figli ma non sposati, persone sole e da coppie omosessuali.Non c' è alcuna malizia nell 'usare il termine famiglia per tali situazioni poichè essa non è altro che il luogo dove si svolgono le relazioni più strette, stabili ed intime.
Per l'ISTAT la famiglia è "l'Insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità , adozione, tutela o affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso comune ....Una famiglia può essere costituita anche da una sola persona. ."(da http://petra1.istat.it/cgi-bin/glossario/indice.pl#F). In tale definizione non vedo, ripeto, alcuna malizia che, come saprà , è una forma di furbizia e astuzia dettata dalla consapevolezza del male che si sta facendo.
Nel manifesto sui pacs ( http://www.unpacsavanti.it/download/volantinoA4.pdf) esplicitamente è scritto:"Non stiamo parlando del matrimonio gay.......Parliamo di un istituto sulle Unioni Civili". Mi meraviglio che lei ci veda malizia e confonda la tale concetto(unione civile) con il matrimonio e quest' ultimo lo veda in corrispondenza biunivoca con la parola famiglia.
La mia EMPATIA non mi affranca dalla mie responsabilità nei confronti dell'intera società !!Tutt'altro.Il mio interesse verso I singoli gruppi o individui deriva proprio dal fatto che essi sono delle componenti dell' intera società che li comprende.Dalla somma dei singoli gruppi si ottiene l'intera società !
P.s.Il mio riferirmi anche ai problemi dell'individualismo, dell'immoralità di alcuni spettacoli era inerente perchè la signora Allocca aveva indicato le unioni omosessuali come minanti le fondamenta della morale e le ho fatto presente che I problemi sono altrove.
Ivan Tedesco
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