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Cronaca Ilenia Papilio 13 novembre 2009 00:41 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Tra creolina e virus influenzali il Liceo Scientifico e Socio-psicopedagogico Cristoforo Colombo di Marigliano, dall’inizio dell’anno scolastico ha già fatto parlare abbastanza di se,stavolta ad attirare la mia attenzione però è un’iniziativa assolutamente positiva a cui hanno potuto prendere parte un piccolo gruppo di alunni per classe,appartenenti al triennio. L’iniziativa è consistita nel partecipare all’incontro con le Madri di Plaza de Majo, ospitato dall’Unieristà degli Studi di Napoli “Suor Orsola Benincasa”.
L’incontro,durato circa 3 ore ha visto la partecipazione di Julio Santucho,direttore del festival del cinema e dei diritti umani di Buenos Aires,Maurizio Del Bufalo,direttore del festival del cinema e dei diritti umani di Napoli , Inés Izaguirre Rettrice dell’Università delle Madri di Buenos Aires e di Hebe de Bonafini ,Presidente dell’associazione “ Madres de Plaza De Mayo”.
Obiettivo del meeting era ricostruire gli avvenimenti del lontano 1976 a Buenos Aires durante il regime golpista di Videla e comprendere come questi eventi storici possano influenzare oggi le nostre vite. La storia delle Madres de Plaza De Mayo inizia proprio da qui,esse infatti ebbero il coraggio di sfidare la dittatura militare sfilando ogni giovedì in piazza con il capo avvolto da un fazzoletto bianco su cui vi era scritto il nome dei loro figli scomparsi, per chiedere giustizia e ,nel tempo, ravvivare il ricordo, degli oltre 30 000 desaparecidos oppositori politici del regime, fatti sparire e torturati nei campi di concentramento clandestini.
Ospite d’onore dell’incontro era proprio Hebe de Bonafini presente ogni giovedì da più di trent’anni in quella famosa piazza, divenuta ormai il simbolo di una resistenza che parte dalla famiglia e dagli affetti. Quando il moderatore le dà la parola nell’aula cala un rispettoso silenzio e partono calorosi applausi.
Hebe è una “ragazza” di 81 anni, sul capo il fazzoletto bianco simbolo e strumento della protesta, il volto segnato da anni di lotta e di dolore ,gli occhi vispi e brucianti di passione;quella stessa passione di cui parla con grande fervore ad una platea di giovani,dicendo che essa è indispensabile in ogni rivoluzione. Le sue parole sono cariche di una forza vitale a cui difficilmente si può rimanere indifferenti, ci dice che le Madres de Plaza De Mayo pur avendo sulle spalle oltre trent’anni di soprusi,(e un’età compresa tra gli 80 e i 95 anni) non sono stanche né di vivere né di lottare. Ci parla di informazione libera,dell’importanza di una formazione critica,dell’insormontabile dolore di una madre che si trasforma in lotta e di come quest’ odioso fenomeno dei Desaparecidos argentini si sia ripetuto in ben 125 paesi.
Tutti noi per un attimo ci siamo sentiti i figli “desaparecidos” ritrovati di queste grandi donne, che come ci racconta Hebe, hanno rifiutato ingenti somme di denaro offertegli dallo stato per la scomparsa della loro prole, poiché la vita di un figlio non ha prezzo.
Insomma a quanto pare gli intoppi di inizio anno scolastico,quali il panico da influenza suina o gli atti vandalici, non sono riusciti a fermare il Liceo Colombo, che a mio parere, mostra il suo vero valore di Scuola -intesa come struttura finalizzata soprattutto alla formazione di donne e uomini dotati di spirito critico e di un alto senso della giustizia- quando promuove iniziative di questo tipo: l’incontro con Hebe de Bonafini non ha soltanto ampliato il nostro bagaglio culturale, ma ha soprattutto arricchito e commosso il nostro animo.
Ilenia Papilio
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