Cronaca
Sebastiano Perrone
11 giugno 2008 00:53
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MORALE DELLA FAVOLA: MARIGLIANO È DESTINATA AD AFFONDARE
Â…A provocazione, rispondo.
Carissimo Rodio,
devo purtroppo chiamarti per pseudonimo in quanto non ti sei firmato, sarebbe buona cosa fare per dare l'opportunità a chi legge di sapere con chi si sta parlando. Purtroppo non tutti hanno il coraggio di essere all'altezza delle proprie idee e delle proprie affermazioni.
Ad ogni modo, il parallelo tra il paese e Marigliano, il popolo del no in antitesi ad ogni forma di progresso (mi piacerebbe entrare nel merito delle singole questioni, per vedere se il progresso che intendi e che intende in generale acriticamente il popolo del sì è veramente un progresso ed in linea con gli interessi generali del bene comune) ed il Sindaco e la questione mariglianese mi sembra alquanto forzato, come la difesa d'ufficio che ne fai di quest'ultimo quasi un palladino del bene cittadino, che come D'Artagnan con i quattro moschettieri rompe certe logiche del passato, per costruire il futuro, al quale io ed altri ci opporremmo, intervenendo per distruggere e non creare un bel niente, negando sviluppo, riqualificazione e benessere alla nostra martoriata città .
Cosa hanno fatto questi che oggi attaccano questo sindaco negli scorsi 20 anni…che più o meno fa il paio, con quelle affermazioni che sentivo durante la protesta: ma voi dov'eravate? Ed aggiungici di tutto e di più.
La stessa domanda potrei capovolgertela scendendo sul tuo stesso piano dialettico, e chiederti, prima di essere proposto questo Sindaco cos'ha mai fatto per la sua città ? Quale impegno sociale, civile e politico ha mai avuto per la città , al di fuori di un impegno che avevamo in comune ai tempi della costruzione dell'associazione ADA, quando entrambi fummo coinvolti dall'amico Luigi Allocca?
Non volendone fare un mero discorso personale, se sei curioso di sapere del sottoscritto, chiedi agli amici della margherita, ex popolari, qual è stato il mio impegno dal '94 (anni di tangentopoli, e di fuga dai partiti di tutti i vecchi esponenti politici locali, ritornati prepotentemente qualche anno dopo) ad oggi nel partito e nei direttivi nel tentativo di dare un volto diverso alla politica, illudendomi che si poteva cambiare dal di dentro, cercando di portare nei direttivi di partito, quella mentalità che ho respirato per anni nel mondo dell'associazionismo cattolico dal quale provengo, cercando di mettere in atto quanto la dottrina sociale della Chiesa ha insegnato ed insegna a noi cristiani, facendoci guardare alla politica come il luogo del bene comune, il luogo dove un cristiano è chiamato ad edificare l'umanità , quella umanità che Cristo ha sposato e resa umana e vera. Quella missione che l'allora parroco Mons. Giovanni Rinaldi, consegnò a me, ad Antonio Ferullo e a tanti altri giovani di AC della parrocchia, chiedendoci di sporcare le mani nella realtà della politica, la politica che Paolo VI definiva luogo di carità da vivere in verità , la verità del Vangelo.
Visto che conosci la nobile parola Politica di cui non comprendiamo il significato, ci spieghi cosa vuol dire nel concreto? T'ho detto cos'è per me la politica da quale punto di vista parto, ma limitandomi alla sola accezione laica del termine, politica è partecipazione alla vita della città , espressione della vita democratica rappresentativa. Quando ci si dimentica di rappresentare, e di ascoltare il popolo che si rappresenta, si finisce per trasformare in altro le istituzioni e piegarle ad un autoritarismo derivante dal potere ricevuto, che fa del proprio pensiero e del proprio sentire (anche se fosse mosso dalla buona fede e dalle migliori intenzioni) un assoluto. Questo è l'appunto che ho fatto al nostro Sindaco, gli ho ricordato da dove trae il suo potere, ed in nome di chi lo esercita.
Lungi da me difendere il vecchio, mi auguro vivamente che nasca qualche cosa di nuovo e di liberante dalle logiche che per anni hanno condizionato da destra a sinistra la nostra città , determinando l'ingovernabilità ed il degrado civile e sociale della nostra città ferma da più di 30 anni.
Non ritengo che possa esprimerlo questo Sindaco, con tutto il rispetto per la persona. Più che ad un'ancora lo paragonerei ad una zavorra, senza nessuna allusione alla fisicità . Le rotture di cui parli a mio parere non sono conseguenza di una volontà di cambiamento, quando una conseguenza di un cambio di colori avvenuto in quest'ultima fase, dove un ruolo importante ha svolto Boscofangone e tutto ciò che vi è connesso (dall'ombra del campanile al quella del PD di Nicolais) e di una incazzatura di carattere personale, per scambi di offese mal digerite avvenute in campagna elettorale, maldestramente giustificate in Consiglio Comunale con un tentativo di fedeltà ad un progetto politico di centro-sinistra da un sindaco che si dichiara "Sindaco del Fare" per esprimere la sua estraneità dalla politica. Troppi paradossi e situazioni pasticciate per non essere evidenti, che per brevità tralascio.
Per onestà intellettuale, non assolvo la città né mi sento di dare tutta la colpa a questa classe politica. Troppo comodo per chi da un lato critica e dall'altro si muove in questo sistema piegandosi alle sue logiche e favori. Usando un termine a me caro, c'è bisogno di conversione, di cambiamento radicale di mentalità per costruire veramente il nuovo. Spero vivamente che la città in un prossimo futuro abbia questo sussulto di orgoglio, emancipandosi finalmente da certe personalità che hanno già abbondantemente dato e dimostrato nei fatti cosa sanno fare.
Ultima annotazione. Non sei di Marigliano, o non l'hai votato, se da un lato difendi il Sindaco e dall'altro ne prendi le distanze dicendo vostro Sindaco, e non nostro? Oppure è un lapsus freudiano che ti ha portato ad identificarti con lui?
Nota della redazione
Grandissima vivacità ha portato il contributo di Rodio alla discussione
MARIGLIANO: SI AGGRAVA LA CRISI POLITICA sulla situazione politica mariglianese. Ha suscitato tanti indignati commenti autorevoli della cultura mariglianese oltre al presente di Sebastiano Perrone. Ad essa hanno partecipato, tra gli altri, il prof. Giuseppe Caliendo, Ordinario di Chimica Farmaceutica all’Università Federico II , l'arch. Nino Serpico, l'ing. Sebastiano Pesce, il dott. Salvatore De Riggi e tanti altri con i quali ci scusiamo per l’omissione. Insomma in parte si sta realizzando il sogno di Marigliano.net: dare voce e forza ad una mortificata cultura mariglianese che discuta in modo costruttivo e corretto in una piazza culturale, anche se virtuale, sostituendo quella piazza reale, gretta, troppo spesso soffocata da furbizia, stupidità , presunzione, pregiudizi e ignoranza, dominata da plebe e marciume, che portano il singolo individuo a coltivare solo il proprio “particulare”, i propri interessi a discapito della collettività .
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