27/04/2024
(123 utenti online)
Cronaca Caterina Stellato 29 marzo 2008 00:34 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Che fine faremo adesso? Ora che le inchieste dei giornali e delle tv non ci sbattono più in prima pagina, ora che non facciamo più notizia perché purtroppo e nonostante i Mariglianesi si siano strenuamente battuti la munnezza è arrivata, ora che i manifestanti non si scontrano più con le forze dell'ordine, ora che cosa accadrà ?
Abbiamo aperto un vaso di Pandora e sono venute alla luce delle verità terribili sulla gestione della nostra terra, sulla nostra salute, sulle nostre vite e d'improvviso, così come questa popolarità negativa è cominciata adesso sta per finire.
Non siamo più oggetto di alcuno speciale, non siamo invitati nelle trasmissioni, non riconosciamo i compaesani dallo schermo, ormai si spengono le luci dei riflettori e rimaniamo da soli con i nostri guai.
Ma cosa ne sanno veramente gli altri di come si vive su di una bomba ad orologeria, di come ci si debba sforzare ogni giorno per sperare che le cose cambieranno, che la nostra dignità sarà salvata, che non dovremmo preoccuparci ogni secondo di quello che ci può succedere…cosa ne sanno gli altri che ci guardano dall'alto e pensano al popolo napoletano come ad un covo di corrotti e malavitosi, di gente incapace, che qui si muore davvero, ci sia ammala davvero, si perdono amici e parenti davvero…
Non capiscono, si meravigliano e basta, si indignano ma vanno avanti nell' ipocrisia e io della loro compassione non so che farmene.
Non possiamo essere lasciati a noi stessi, non dobbiamo essere dimenticati, perché non siamo "terra di nessuno", non siamo cittadini di ultimo ordine, non siamo destinati all'isolamento.
Campiamo, anzi sopravviviamo, su di una mina vagante e intanto non riusciamo a vendere i nostri prodotti agricoli, comincia a collassate il mercato immobiliare e iniziamo a pensare, soprattutto tra i giovani, che è meglio andare via.
E' una triste realtà , fa male constatare come l'arrendevolezza stia dilagando e quanto sia difficile sopportare l'amarezza per non essere riusciti a difendere il nostro territorio.
Non ce l'abbiamo fatta e ora dobbiamo far i conti con un vero disastro ambientale.
Il mio non è pessimismo né terrorismo psicologico, la mia è solo paura e quando temi per te stesso e per i tuoi cari, quando ti spaventa mangiare quello che trovi al mercato e respirare aria inquinata, quando hai visto malattie strane e problemi fisici abbattersi su chi ti sta vicino diventa difficile
pensare di poter costruire un futuro proprio qui.
Caterina Stellato
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti