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Cronaca Caterina Stellato 02 febbraio 2007 23:28 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
In Italia c'è un consumo gigantesco di cocaina, una spaventosa domanda di cocaina. L'affermazione allarmante è stata pronunciata dal ministro degli interni Luciano Amato al termine degli incontri tenuti alla prefettura di Napoli per verificare l'andamento del"Piano Napoli" per la sicurezza della città e proprio in Campania nell'ultimo anno è stata sequestrata una quantità di cocaina pari ad una tonnellata.
Il consumo di questo stupefacente che negli anni scorsi è stato ad appannaggio dei soli ricchi, è diventato ad oggi di facile diffusione e reperibilità tanto che, secondo gli esperti, ben 7 italiani su 100 ne avrebbero fatto uso almeno una volta nella vita. Non siamo più di fronte ad un'elite di professionisti o di gente di spettacolo, di facoltosi afflitti dalla noia, ma anche, purtroppo, di ragazzi che vogliono "sballarsi un pò" e che riescono a procurarsela non solo perchè circola dappertutto ma anche perché una dose costa poco più di 25 euro.
Secondo l'agenzia ANSA i dati del primo semestre del 2006 confrontati con quelli del 2004 mostrano un aumento del 35% e solo a Milano sono 15.000 le persone che si rivolgono ad un centro terapeutico per la risoluzione dei loro problemi di dipendenza. Un'analisi delle acque del Po, nel tratto che bagna Torino, ha fatto emergere un consumo pari a 5 chili al giorno nel solo capoluogo piemontese. Nella realtà però i consumatori sono in numero sicuramente maggiore di quello pronosticato se si calcola che solo il 15% di chi fa uso di cocaina poi trova la forza di dichiararlo e a dispetto dei vari Lapo Elkann, Donatella Versace e Paolo Calissano sono molti i tossicodipendenti che vivono nell'ombra, che non cercano l'assoluzione mediatica, che non usano i loro problemi per garantirsi la compassione del pubblico.
La diffusione di questa sostanza è capillare perché coinvolge i settori più disparati ed è ormai ovunque, nelle scuole, in parlamento, nelle discoteche , negli ospedali ,nei cantieri e chissà dove altro in un clima di accettazione sociale che purtroppo fa diminuire notevolmente i prezzi e aumentare le richieste in un circolo vizioso difficile da spezzare. La polvere bianca oltre alla dipendenza provoca ictus cerebrali, infarti, ipertensione, convulsioni, tachicardia, edema polmonare, insonnia, impotenza, psicosi: è bene che lo sappia chiunque abbia pensato di provarla.
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