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Cronaca Caterina Stellato 22 gennaio 2007 23:52 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Conoscete la storia di Mogli? Il bambino cresciuto dagli animali della foresta?
Ecco, pensate a lui come ad una lei, cambogiana.
La storia che ha dell'incredibile vede come protagonista una bambina di otto anni che si chiama Rochom e che, nel lontano 1988 scomparve mentre era di guardia ad un bufalo d'acqua in un villaggio distante 610 km a nord dalla capitale.
Inghiottita dal nulla, creduta morta, forse divorata da qualche animale feroce è invece tornata tra le braccia del padre dopo 19 anni di vita trascorsa nella jungla. Il ritrovamento poi è stato paradossale; sabato scorso un contadino allarmato dalla continua sparizione di cibo dalla sua casa ha deciso di sorvegliare la zona circostante e ha visto una strana ragazza che spuntava dalla fitta vegetazione e che ha descritto alla polizia come "metà donna e metà animale".
Una volta dato l'allarme, la notizia si è diffusa rapidamente ed è giunta alle orecchie dei genitori che, una volta rivista , l'hanno riconosciuta solo da una cicatrice sul braccio destro e comunque per ulteriori conferme sarà necessario un esame comparativo del dna. Il ritorno alla civiltà non è stato facile, la novella tarzan era spaventata, sporca, con i capelli che le arrivavano alle ginocchia e non voleva saperne di indossare le scarpe o di fare un bagno; incapace di parlare e quindi di spiegare.
Magari una volta ristabilita, racconterà al mondo la sua esperienza da film, la sua adolescenza straordinaria e magari darà risposte a quei filoni filosofici e politici che ritengono possibile una vita senza guide né leggi né civiltà . Guardando il suo sguardo fuggevole ci si chiede come sia possibile , ma forse, pensando agli umani che ci stanno intorno, la voglia di fuggire tra le liane non sembra proprio una cattiva idea.
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