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Cronaca Loredana Monda 30 giugno 2010 01:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Nessuna segnalazione. Nessuna denuncia. Solo controlli casuali hanno portato all’avvio di un procedimento di sostituzione per il consigliere d’opposizione Francesco Guercia, candidato in una delle due liste di sostegno all’allora aspirante sindaco Luigi Terracciano, alle amministrative del giugno 2009.
Giovedì 24 giugno 2010, al Palazzo Municipale, è arrivato un documento della Prefettura di Napoli, che sollecitava il Comune a provvedere alla sostituzione del citato componente dell’assise, a favore di Andrea Del Giudice. A recepire l’atto il segretario comunale, la dottoressa Francesca Balletta. Proprio quest’ultima, in compagnia del Presidente del Consiglio Comunale Michele Cerciello, si è recata - il giorno seguente - in Prefettura.
In rappresentanza dell’Amministrazione mariglianese, Balletta e Cerciello sono stati a colloquio con il Vice Prefetto, dottoressa Via, titolare del procedimento, per approfondire la questione. E’ stata, quindi, ricostruita l’intera vicenda. Nel lontano 1987, Francesco Guercia era stato condannato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere - in primo grado - a un anno e due mesi, per falsa dichiarazione con riferimento ad una truffa.
Sostanzialmente avrebbe cercato di trarre vantaggi che non gli spettavano dall’ AIMA (una struttura legata alle cooperative create per la raccolta dei pomodori). Pochi anni dopo, la sentenza di condanna era stata confermata dalla Quinta Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli. Nel 1992 si era espressa, infine, la Cassazione con un ultimo pronunciamento sfavorevole al Francesco Guercia, che ha pure scontato la sua pena, senza mai chiedere, però, la riabilitazione.
Nel 2004, la Suprema Corte si è pronunciata su un caso analogo, arrivando a sancire la ineleggibilità per tutti coloro che abbiano riportato una condanna superiore ai 6 mesi. Alla luce, di quest’ultimo pronunciamento e non avendo chiesto la riabilitazione, il consigliere Francesco Guercia è da considerare ineleggibile.
Da qui, l’avvio - da parte della Prefettura - di un procedimento di sostituzione. Una sostituzione che pare potrebbe essere evitata con un ricorso al Tar del diretto interessato, mirato alla sospensione del provvedimento ai fini proprio di una richiesta di riabilitazione. In tutto questo, tuttavia, non potrebbero essere esclusi nuovi e più gravi sviluppi. Il consigliere comunale si è candidato ed è stato eletto - prima in maggioranza, poi in minoranza - nel 2005 e nel 2009.
Secondo le procedure, deve aver sottoscritto due dichiarazioni ( e quella del 2009 l’ha sottoscritta) - relative ad altrettante tornate elettorali - comprovanti il suo stato pulito da carichi pendenti. Più che normali chiedersi - a questo punto - in capo a chi siano le responsabilità per controlli poco attenti prima e dopo le elezioni degli ultimi anni.
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