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Cronaca Loredana Monda 27 febbraio 2010 23:08 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Celeste Beneduce resta nel gruppo di “Sinistra Ecologia e Libertà” e nella minoranza, dopo il passaggio del fratello Pasquale nel Pdl.
MARIGLIANO - Venerdì sera, celebrato il consiglio comunale. Discussi ed approvati tutti gli ordini del giorno. Sul terreno della ricezione delle norme della recente legge regionale, nota come “Piano Casa” , l’assise ha votato l’unanimità una proposta di deliberazione della Giunta Municipale, illustrata dall’assessore all’urbanistica e meglio precisata in maniera succinta dal consigliere di maggioranza, presidente della commissione ad hoc, l’ingegnere Filippo Altarelli.
Non è stato recepito l’articolo 7 della Legge Regionale, che consente alle amministrazioni locali l’individuazione - entro 60 giorni, di aree da destinare all’edilizia, anche in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. O meglio, è stato recepito in parte. In attesa del Piano Urbanistico Comunale (già in fase di redazione), solo la zona qualificata come di edilizia sociale residenziale dal piano regolatore del 1990 potrà essere assoggettata ad interventi. Praticamente, si potrà mettere meno solo nell’aree di edilizia popolare: nella fattispecie la 219. Sembrerebbe, pertanto, esclusa la possibilità di speculazione edilizia.
Non a caso sono state bocciate 3 manifestazioni di interesse di privati - presentate sulla scorta del comma 2 dell’articolo 7 del Piano Casa - che avrebbero portato alla realizzazione di circa 350 appartamenti tra Via Dante, la zona del sito archeologico e l’area dietro il liceo. Sebastiano Molaro spiega, con la sua relazione e rispondendo a domande dei consiglieri, che i centri storici (finanche quelli delle frazioni) potranno essere qualificati con altri fondi. Parla dell’adesione, infatti, ad un bando che prendere finanziamenti ad hoc.
A far scontrare soprattutto il gruppo del Partito Democratico e il Presidente del Consiglio Michele Cerciello sono stati i debiti fuori bilancio. Era stata, infatti, proposta una deliberazione complessiva dei debiti. In particolare i consiglieri del Pd, Giuseppe Iossa e Sebastiano Sorrentino, si sono opposti chiedendo una discussione ed una votazione su ogni singolo debito. Primo a chiedere delucidazioni sulla legge alla segretaria generale - che in verità ha fatto scena muta - è stato il capogruppo Iossa. Ha incalzato Sorrentino, incorrendo nelle ire di Cerciello. “Ho fatto una domanda e vorrei una risposta dalla segretaria”: ha asserito il primo. “Andiamo avanti. Sono io a dirigere i lavori del Consiglio Comunale”: ha ribattuto il secondo, che ha chiesto di chiudere il microfono a Sorrentino.
Solo quando dalla maggioranza è arrivato un placet a procedere così come chiesto dal Pd, la tensione è calata. In maniera più pacata, ma lo scontro è ripreso sulla discussione di un debito in particolare: la famosa parcella esosa (già contestata anche pubblicamente dal Partito Democratico), frutto di un incarico legale della precedente amministrazione all’oggi direttore generale del Comune di Marigliano. Questo debito fuori bilancio non è stato votato dal gruppo del Pd (gli altri erano assenti o fuori o l’hanno votato), che ha garantito il suo placet solo a qualche altro caso tra gli illustrati.
Sulla discussione per gli atti e le determinazioni dell’assegnazioni dell’area Pip - chiesta senza alcuna votazione - un nuovo piccolo scontro tra il sindaco Antonio e Sodano e il consigliere del Pd Vincenzo Sorrentino. Il primo cittadino ha spostato l’attenzione sul Polo Florovivaistico, minacciando un depennamento dal Piano Triennale delle Opere Pubblico perché sull’argomento non era in possesso di informazioni ufficiali. Il consigliere ha replicato che non poteva negare un ufficialità visto che aveva il sindaco stesso partecipato finanche a riunioni in Regione Campania, peraltro verbalizzate.
A dispetto di ciò che tutti temevano o si aspettavano, nessun riferimento del consigliere d’opposizione di centrosinistra Celeste Beneduce, al dichiarato sostegno alle regionali del fratello Pasquale (ex segretario provinciale dello Sdi) al candidato governatore del centrodestra, Stefano Caldoro. Nessun cambio di casacca. Nessuna migrazione in maggioranza. Celeste Beneduce ha partecipato ai lavori dell’assise, restando nel gruppo di “Sinistra Ecologia e Libertà” e nella minoranza.
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