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Cronaca Loredana Monda 17 dicembre 2009 23:10 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
SOMMA VESUVIANA - Un’ordinanza di custodia cautelare, per detenzione illegale e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo, per minaccia aggravata, per spari in luogo pubblico e per violenza a pubblico ufficiale, ha fatto finire in manette il trentanovenne Gaetano Baia e il trentasettenne Luigi Mirra. Il provvedimento, che è stato emesso dal Gip del Tribunale di Nola, su richiesta del Pm della Procura della Repubblica di Nola, è stata eseguita dai carabinieri della caserma cittadina, di concento con i loro colleghi della Compagnia di Castello di Cisterna.
La magistratura ha concordato, infatti, con le risultanze di accertamenti degli stessi militari dell’Arma. Gli uomini della Benemerita, attraverso un’ articolata e prolungata indagine - che è stata denominata “Casamale” - hanno accertato che i due arrestati già ad ottobre scorso avevano minacciato ed aggredito, esplodendo qualche colpo in luogo pubblico, tali Nicola Acanfora ed Antonio Corcione, mentre erano all’interno di un bar dell’antica contrada di Casamale di Somma Vesuviana, creando scompiglio e timore nei residenti.
Più precisamente - come è emerso da intercettazioni telefoniche ed ambientali - Baia e Mirra avevano tentato di aggredire gli altri due uomini, nella serata del 18 ottobre 2009, per motivi passionali, ma erano stati messi in fuga. Gli arrestati - uno dei quali armato di pistola - erano, però, tornati alla carica raggiungendoli in un bar ed esplodendogli contro cinque colpi di arma da fuoco. I destinatari erano, tuttavia, riusciti a scappare, restando illesi nonostante l’agguato, considerato dagli inquirenti premeditato.
I carabinieri erano intervenuti, ma Mirra si era sottratto temporaneamente alla loro sfera d’azione scappato nei vicoletti del quartiere storico della cittadina. Nonostante tutti, i due uomini, oggi destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare, erano già stati fermati all’epoca.
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