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Cronaca Loredana Monda 05 novembre 2009 00:03 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Di fatto, l’amministrazione di centrodestra, guidata dal sindaco Antonio Sodano, rinnova l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato alla Gori Spa. Il documento, votato a maggioranza, a conclusione di un intenso e lungo dibattito, pur affermando una possibile rinegoziazione dei termini dell’accordo con l’Ato3, ricusa, in sostanza, l’ipotesi di una risoluzione del contratto, nonostante siano state ampiamente accertate inadempienze da parte della citata società, che si sono protratte per circa quattro anni.
L’atto deliberativo del Consiglio Comunale ignora totalmente le istanze del Comitato per l’acqua pubblica, che, in nome e per conto dei cittadini, ha chiesto che fosse mantenuto in vita l’unico contratto esistente, mai disdetto, tra l’utente del servizio idrico e il Comune. Sulle posizioni dell’utenza, in maniera chiara, sono risultati solo i componenti di Sinistra e Libertà che hanno esplicitato una forte coerenza personale e politica, nonché una parte del Partito Democratico che non ha avuto difficoltà nell’ammettere un errore commesso all’epoca della giunta Esposito Corcione, esprimendo, così, umiltà. Se i lavori del Consiglio erano stati avviati in un clima caratterizzato dal dialogo, si sono, tuttavia, chiusi con l’ostilità dei cittadini nei confronti dell’amministrazione.
Alla presa d’atto del contenuto del nuovo accordo con la Gori Spa, in massa si sono allontanati dall’aula, inveendo contro i presenti. Sono rientrati solo all’atto della votazione. Mentre i consiglieri alzavano le mani, per votare a favore o a sfavore dell’accordo oppure per astenersi, gli utenti hanno, più volte, urlato: “Giratevi. Fatevi guardare in faccia”. I cittadini, che sostengono che sia dalle prime righe del documento approvato hanno avvertito un’impronta della società interessata, si sono sentiti traditi da un’amministrazione che pare abbia solo finto di voler tenere conto delle loro istanze. Si sono sentiti traditi dai consiglieri che, smentendo se stessi rispetto alle votazioni di altri consigli in altre amministrazioni (perché è vero, come sottolineato da qualcuno, che, in maggioranza o in opposizione, ma i componenti dell’assise che si sono susseguiti nel tempo sono più o meno sempre gli stessi), hanno votato a favore del nuovo accordo.
Si sono sentiti traditi da chi si è astenuto. Nella seduta di consiglio comunale è emerso che la maggioranza è coesa. Non si può dire lo stesso dell’opposizione, neanche sui semi più scottanti dell’attualità politica cittadina. Cosa ancor più grave, non è coeso il partito di maggioranza relativa all’opposizione, vale a dire il PD. Dei quattro consiglieri del Partito Democratico, uno non era in aula, due si sono astenuti, uno ha votato per la risoluzione del contratto con la Gori, dopo aver dimostrato documenti alla mano che la società era inadempiente rispetto agli accordi sottoscritti, negli anni scorsi, che avrebbero dovuto già assicurare alla città reti idriche bianche e nere efficienti, fogne ovunque, manutenzione ordinaria e un depuratore funzionante.
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