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Cronaca Loredana Monda 23 ottobre 2009 22:34 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
BENEVENTO - Dalla Spagna, dalla Francia, dall’Egitto, dalla Giordania, dall’Israele, naturalmente dall’Italia provengono le compagnie che hanno partecipato alla terza edizione di “Universo Teatro”, un festival internazionale del teatro universitario, sul quale il sipario si è alzato giovedì 15 ottobre e sul quale calerà il 25 ottobre al teatro comunale di Benevento. A rappresentare il Belpaese le compagnie proveniente da università romane, milanesi e salernitane. Giovedì sera di scena c’era l’Università del Sannio, con una “Turandot” per la regia di Renato Carpentieri.
Nel 2007, il rettore dell’Università di Salerno ha affidato, infatti, proprio al maestro Carpentieri la costruzione di un Centro Universitario Teatrale all’interno del Teatro del Campus di Fisciano. In questi due anni, le attività del Centro Universitario di Teatro (corso base - pratiche di teatro, officina dei mutamenti - spazio di ricerca, rivista polimorfa di teatro, stagione teatrale) ha coinvolto un numero sempre crescente di studenti e di professionisti. Nell’ottobre 2008, è stata costituita la Compagnia dell’Ateneo, di cui fa parte anche uno studente mariglianese, tra i venti scelti con un corso di base o con provini. Oggi opera un gruppo eterogeneo e affiatato, guidato e curato tra gli altri proprio dal maestro Carpentieri che, a Benevento, ha portato in scena proprio la “Turandot” di Brecht con ottimi risultati. La performance è molto diversa dall’omonima opera lirica.
La protagonista non è la crudele principessa, superba e contraria agli uomini, dalla bellezza inimitabile, come nella fiaba di Gozzi. E’ una donna appassionata, carnale e gioiosa, affascinata dagli intellettuali. La protagonista pensa di trovare l’amore tra gli intellettuali di corte, ma lo troverà, invece, in un bandito, rozzo e depravato, ma uomo di polso. Con leggerezza ed umorismo si spiega come in ognuno di noi nascono i pregiudizi, fino ad arrivare ad un popolo che resta ingannato da intellettuali corrotti e lestofanti. Bravi i ragazzi della Compagnia dell’Università del Sannio, che di fronte ad una struttura gremita, hanno calcato le scene con maestria. Hanno recitato, ma anche danzato e cantato. Hanno saputo entusiasmare e coinvolgere il pubblico, all’interno del quale si sono inseriti intervenendo a sorpresa nello spettacolo per l’esecuzione delle parti a loro assegnate.
Nota Biografica di Renato Carpentieri
Renato Carpentieri è nato a Savignano (Avellino) il 2 Aprile 1943. Si è formato artisticamente a Napoli, dove si era trasferito per studiare architettura. Inizia negli anni Settanta un’attività teatrale che lo porta ad esibirsi come attore prima di cimentarsi nella regia con testi di Karl Valentin, Elio Vittorini, Bertolt Brecht ed altri. Nel 1995, diventa direttore artistico della “Libera Scena Emsemble“, una compagnia con la quale propone i testi della drammaturgia alta, in una versione fruibile alle masse, anche attraverso una trasposizione in vernacolo napoletano. Da attore, Carpentieri vanta la presenza in serie tv e film importanti. Interprete di numerose pellicole, nel 1990 ha vinto un Premio Sacher per “Porte Aperte” di Gianni Amelio e nel 1993 un Nastro d’Argento, come miglior attore non protagonista, per “Puerto Escondito” di Gabriele Salvatores. Sono da ricordare le due partecipazioni nell’episodio “Isole” del “Caro Diario” di Nanni Moretti, nel segmento “Diavolo in bottiglia” de “I Vesuviani” di Pappi Corsicato, nel “Teatro di guerra” di Mario Martone e nel “Fortapasc” di Marco Risi (in cui interpreta in giornalista Amato Lamberti). Sul fronte delle fiction tv, annovera nel curriculum partecipazioni in “Don Matteo 3” e “La figlia di Elisa - Ritorno a Rivombrosa”, anche se ha ottenuto la notorietà da piccolo schermo con l’interpretazione del vice questore Valerio Cafasso ne “La Squadra”. Al suo attivo anche una serie di spot televisivi dell’estate 2008 per la trasmissione “Ballarò” di Rai Tre.
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