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Cronaca Loredana Monda 01 settembre 2009 22:23 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CASTELLO DI CISTERNA - Durissimo il colpo che i carabinieri hanno inflitto al clan degli Scissionisti nelle ultime ore. Hanno smantellato un vero e proprio droga shop, attrezzato per lo smistamento sulla piazza di spaccio di Scampia di oltre 400 chilogrammi di sostanza stupefacente di vario genere, tra cui hashish e cocaina.
Ma la maxi operazione, coordinata dal Provinciale di Napoli del Generale Gaetano Maruccia, ha consentito di recuperare anche 250mila euro in contanti. I militari dell’Arma si sono trovati di fronte ad una sorta di “cassa continua”, ad armi e droga della camorra napoletana, che, ormai è evidente, controlla anche la provincia.
Sette le persone, tutte incensurate che sono state ammanettate (tra cui una donna e un anziano di settantacinque anni), dopo una serie di servizi di appostamento nei luoghi dello spaccio che hanno permesso di scovare i depositi delle scottate merce nelle abitazioni di insospettabili e che erano sfociati in altri arresti e sequestri nelle ore precedenti all’ultimo blitz. Ma con i soldi, con la droga, con le armi come si gestiva il clan secondo la ricostruzione dei carabinieri?
I soldi erano arrotolati e custoditi in due appartamenti del lotto G di Scampia. I custodi non potevano accedere al denaro, che era prelevato di tanto in tanto da altre persone proprio a queste deputate. Gli stupefacenti di un quantitativo tale che avrebbero potuto sfruttate svariati milioni di euro. Addirittura, forse la cocaina era coltivata. Lo lascia presumere il fatto che in un appartamento siano stati rinvenuti migliaia di semi. Con i controlli che hanno interessato soprattutto Giugliano e Mugnano, nei due garage sono stati ritrovati 50 chilogrammi di marijuana, 50 chili di cocaina pura di cui 12 chili in dosi e gli altri in panetti da un chilo ciascuno. Sono state ritrovate, inoltre, dosi di crack, 15 chilogrammi di eroina di cui 10 divisa in panetti.
E ancora sono stati recuperati 200 chilogrammi di hashish. Nei due garage sono stati, infine, rinvenuti 10 chilogrammi di sostanze da taglio, 50 litri di acetone e 3 forni a microonde e poi gabbiette e stampi. Per questo è facile intuire che affare è stata negato alla camorra. Questo quello che è emerso per denaro e droga, ma le armi? Semplice, gli uomini del clan potevano contare su un piccolo arsenale, costituito da tre pistole con un colpo in canna, nonchè un fucile, che sono stati ritrovati sotto una statua raffigurante Padre Pio, ubicata di fronte a due isolati del Lotto G a Scampia. Le armi potevano essere prese solo spostando la statua. Ma anche le armi sono state sottratte alla camorra dai carabinieri.
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