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Cronaca Loredana Monda 28 maggio 2009 01:00 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Sette candidati sindaco a confronto, in un incontro promosso dalla Consulta delle Associazioni e dalle Parrocchie. All’interno di una Chiesa di Santa Maria La Nova gremita, gli aspiranti primo cittadino sono stati chiamati ad esprimersi su argomenti indicati dai cittadini: degrado socio – ambientale, illuminazione pubblica, sicurezza, sistema fognario, viabilità, mancanza di strutture ricreative, mancanza di parcheggi, disservizi vari, inquinamento, strutture scolastiche.
Prima di dare la parola a Sebastiano Sorrentino, Antonio Sodano, Giuseppe Sebastiano Esposito, Giovanni Salomone, Giuseppe Sodano, Silvio Venezia, il presidente della Consulta Rosanna Quindici ha puntualizzato le emergenze indicate dai residenti nel corso di precedenti incontri nelle chiese della città. Il reggente della Santa Croce di San Nicola, Don Sebastiano Bonavolontà, in rappresentanza di tutti i suoi colleghi parroci, ha lanciato, invece, dalla Chiesa anche detta del SS. Sacramento, l’invito ad astenersi dall’utilizzo del voto di scambio ritornando su una questione sulla quale, con una lettera pubblica, si era già soffermato, nelle settimane scorse, il parroco del Sacro Cuore di Pontecitra, Don Pasquale Giannino.
Ad affrontare subito il nodo Giovanni Salomone che ha ribadito, che anche per questo, il suo partito da tempi non sospetti punta sulla questione morale: da parte sua nessuna difficoltà, quindi, ad accogliere l’invito, ma ha chiesto di conoscere l’opinione dei suoi avversari. Per quanto concerne i punti indicati dai cittadini ha precisato, invece, che, in un regime di buona amministrazione, rientrano in azioni ordinarie, non straordinarie: grave, quindi, per lui che i residenti debbano considerarle emergenze.
Sul voto di scambio anche Antonio Sodano ha affermato: “Sono pratiche che non mi appartengono”. L’ingegnere si è impegnato, a portare avanti azioni di rilancio e di riqualificazione della città, frutto di una progettualità serie, non dell’improvvisazione. Si è detto, infine, pronto ad impegnarsi per garantire una stabilità di governo.
Non è voluto entrare nello specifico delle singole questioni Giuseppe Sodano, che, con il suo ragionamento, ha, tuttavia, escluso la pratica del voto di scambio.“Negli anni scorsi, la nostra città è balzata addirittura agli onori della cronaca nazionale per l’elevato numero (al di sopra della media regionale e nazionale) di rappresentati istituzionali sovra comunali che si era riuscita ad avere. Ebbene, da un dato così importante ed evidente non ha tratto alcun giovamento. Non abbiamo avuto privilegi. A nostro avviso è tempo di puntare sulla cultura e sulle tradizioni per creare sviluppo e occupazione, cercando di non perdere ulteriori occasioni”.
Per Sebastiano Sorrentino, già consigliere regionale, presidente dell’ottava commissione permanente, si deve, invece,fare il possibile per dare alla città un governo stabile, che porti a termine il progetto, già avviato, di realizzazione del polo florovivaistico, quale fattibile occasione di rilancio e di sviluppo.
Sull’indispensabile recupero, prima d’ogni altra cosa, delle proprie radici, punta, invece, Silvio Venezia, mentre Luigi Terracciano si sofferma sull’urbanistica, lanciando uno sguardo anche alle condizioni delle frazioni.
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