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Cronaca Loredana Monda 27 maggio 2009 23:27 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Felicia Mocerino, detta Licia, classe 1963, è nata e cresciuta a Brusciano, dove è tuttora residente. Laureata in economia e commercio, attualmente insegnante in un istituto di scuola media superiore napoletano, moglie di un imprenditore e madre, manifesta un forte attaccamento al valore della famiglia, alla storia e alle tradizioni del suo territorio. Da candidato consigliere della lista di sostegno all’aspirante Presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, ha avuto con noi un amichevole colloquio. Con la spontaneità, la sincerità e la semplicità che la contraddistinguono, la signora ha risposto ad alcune delle nostre domande.
Quali le ragioni della sua candidatura?
Devo dire che non ho cercato la candidatura. Mi è stata offerta. L’ho accettata. Ritengo che possa essere per me una spinta, una sfida. Credo, insomma, che mi sia stata fornita l’occasione per fare qualcosa a favore della mia città e dell’area che la circonda. Tendenzialmente, cerco di portare avanti gli impegni che assumo con serietà e con onestà. Sono stata rispettosa del mio ruolo di figlia, di sorella, di moglie, di madre e di insegnante. La stessa energia, la stessa serietà e lo stesso rispetto metterò anche in questo. Credo che la gente sia molto sfiduciata, stanca delle false promesse. Con franchezza, non sono portata a promettere quello che non sono certa di poter mantenere. Per questo motivo, coloro che mi sosteranno avranno in cambio il massimo rispetto e la sincerità. Sono una persona come tante, che ha avuto, però, l’occasione di far politica, puntando al recupero di valori tradizionali. Mi spiego. Per me la politica non è un’occasione di accrescimento di un potere personale, è uno strumento per portare avanti azioni di interesse collettivo.
In passato, ha avuto esperienze politiche e/o amministrative?
Ho mangiato pane e politica perché se ne parlava nella mia famiglia d’origine. Mio padre è stato in politica. Per un breve lasso di tempo è stato sindaco di Brusciano. Mio fratello è stato più volte candidato ed è stato consigliere comunale negli anni scorsi. Personalmente, ho militato nelle giovanili della Democrazia Cristiana. Mi è sempre piaciuto vivere tra la gente. Tuttora lo faccio. E penso che chi si impegna politicamente non debba mai abiurare le sue radici, ma avere ben presenti i valori umani e familiari che gli sono stati trasmessi, che debba stare con gli altri per avere il polso della situazione, dei bisogni altrui. Ecco, se fossi eletta non smetterei di ascoltare i cittadini e proporrei azioni tese a migliorarne gli standard qualitativi di vita. Con franchezza, amo così tanto la mia terra e le sue tradizioni che volentieri partecipo alla storica Festa dei Gigli. E’ giusto che un territorio preservi le sue tradizioni e le sue peculiarità.
Secondo lei, quando costa ad una donna essere una buona madre e una buona moglie, ma avere anche una vita pubblica e una carriera politica?
Sicuramente costa sacrificio, soprattutto se si è ligi al dovere in tutto e si cerca di dare il meglio di sè stessi. Certamente, una cosa non esclude, però, l’altra. Basta organizzarsi. Poi, diciamolo, le donne hanno una mente tanto elastica da consentire loro di adeguarsi ai ruoli che si rivestono. Le donne sono abituate a fare fronte a così tanti imprevisti che non sono mai così tanto sprovvedute da non trovare una soluzione. Se riescono, inoltre, a fare gruppo, senza litigare tra loro, diventano una vera e propria eccellenza. Esistono solo due questioni. Molte donne sono ancora troppo restie ad impegnarsi politicamente, dovrebbero osare maggiormente. Gli altri dovrebbero, invece, favorirne la partecipazione, fissando orari più consoni che consentano loro di organizzare tutto.
Cosa pensa delle quote rosa?
Forse non è bello che si debbano introdurre le quote rosa per favorire una partecipazione delle donne in politica, tuttavia, se non esistono altri modi per farlo, ben vengono. Può darsi che le cose cambino. Sicuramente, è conveniente puntare sulle qualità intellettive e umane delle donne anche nella scelta che si effettua con l’utilizzo delle quote rosa.
Cosa direbbe ad un cittadino?
Se vuoi essere rappresentato da una persona semplice come te, sostienimi.
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