26/04/2024
(118 utenti online)
Cronaca Loredana Monda 29 marzo 2009 00:23 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
NOLA – Una squallida storia fatta di rapine, di sequestri di persona, di violenze sessuali e di minacce. Una storia di prevaricazione che è stata ricostruita in una decina di giorni, che ha avuto come epilogo l’arresto di due persone, costrette a dare conto alla giustizia per le umiliazioni, fisiche e psicologiche, inferte alle vittime.
Nel pomeriggio del 27 marzo, è scattato un fermo d’indiziato di delitto per il diciannovenne F.P. e per trentaseienne C.S.. rispettivamente di Casamarciano e di Nola. A conclusione di un’immediata, ma intensa attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Nola coordinata dal dottor Paolo Mancuso, i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Nola del Capitano Gianluca Piasentin hanno arrestato i due uomini, finiti a Poggioreale, che sono stati ritenuti responsabili di rapina aggravata e di porto abusivo di arma da fuoco, nonché di tentata estorsione e di violenza sessuale.
Le accuse sono relative a due episodi oggetto di accertamenti dei militari dell’Arma, dopo la denuncia delle vittime. Secondo il pesante quadro indiziario scaturito dai controlli dei carabinieri, intorno alle 23 del 17 marzo scorso, il diciannovenne e il trentaseienne armati di pistola, avevano aggredito un trentacinquenne e un diciannovenne (rispettivamente di Cimitile e di Comiziano), che erano in auto in Via Trivio. Avevano costretto i due uomini a consegnare orologi da polso, i portafogli, due cellulari, un lettore portatile Divx, 300 euro.
Per coprirsi le spalle durante la fuga, avevano esploso di colpi di arma da fuoco in aria. Sempre secondo il quadro indiziario, dieci giorni dopo, vale a dire intorno all’una del 27 marzo scorso, il diciannovenne e il trentaseienne hanno, inoltre, aggredito un trentenne di Saviano, che sostava in auto in Piazza d’Armi, costringendolo ad un rapporto sessuale. In tale circostanza, i due arresti hanno filmato l’atto con un videofonino. Dopo avergli sottratto un orologio da polso, il portafogli, un cellulare e 50 euro, si sono allontanati, dopo aver intimato, però, alla loro vittima di consegnare loro il giorno seguente 1000 euro, per evitare la divulgazione delle immagini inerenti il rapporto sessuale.
Anche in questo caso, per guadagnare la fuga, hanno esploso due colpi di arma da fuoco in aria. Raccolte le denuncie delle vittime e degli indizi, i carabinieri hanno eseguito una perquisizione domiciliare a carico del diciannovenne e del trentaseienne, recuperando una parte dei proventi delle due rapine e scovando nella memoria del cellulare di F.P. la registrazione delle immagini della violenza sessuale. Gli oggetti recuperati sono stati riconsegnati ai proprietari.
Fondamentale ai fini dell’esecuzione dei fermi da parte dei carabinieri è stata un’identificazione da parte delle vittime, costrette dai fatti a spulciare tra foto del sistema informatico in dotazione delle forze dell’ordine. Il cerchio è stato chiuso intorno ad uno dei due uomini, per particolari che hanno trovato riscontro. Da accertamenti inerenti le sue frequentazioni, i militari dell’Arma sono arrivati al complice. Il resto è emerso con le perquisizioni nelle abitazioni di entrambi, con il rinvenimento di oggetti e di immagini che hanno fornito un quadro sufficientemente chiaro e atto a procedere contro gli arrestati.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti