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Cronaca Loredana Monda 23 gennaio 2009 00:08 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
CASTELLO DI CISTERNA – Nella giornata del 21 gennaio scorso, in trasferta i carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, agli ordini del Maggiore Fabio Cagnazzo e coordinati dal Tenente – Colonnello Antonio Jannece. Al loro fianco, gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli. Carabinieri e Polizia hanno operato a Spoleto e Novara.
Hanno agito nel quadro di una più ampia operazione di contrasto alle fenomenologie criminali riconducibili ai clan camorristici operanti in Caivano e nei comuni limitrofi, che risultano militarmente contrapposti per il predominio delle attività illecite e, in particolare, per il controllo delle piazze di spaccio e delle estorsioni a danno di imprenditori e di commercianti di vari settori.
Su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare, emessa il 14 gennaio 2009 dal giudice per le indagini preliminari di Napoli, al trentacinquenne Domenico La Montagna e al trentenne Roberto Fermo, rispettivamente detenuti a Novara e Spoleto. Il primo è capo dell’omonimo clan dell’area a nord di Napoli, che si era alleato, contro i Castaldo di Caivano ed altri, con Antonio Di Buono, nipote del ras Cuono Crimaldi di Acerra.
ritenuti responsabili dell’omicidio, del 17 gennaio 2005, di Mario Pezzella, classe 1963, appartenente all’omonimo clan, fratello del capo Francesco detto “Pane 'e Ran'”. Sono altresì ritenuti responsabili di detenzione e porto illegale di armi. Il tutto è condito con l’aggravante dell’art. 7 della legge 203/1991, per aver agito allo scopo di affermare l’egemonia areale del clan camorristico di appartenenze.
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