28/03/2024
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Cronaca Loredana Monda 16 marzo 2008 09:15 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'uomo che è ritenuto implicato nell'agguato del 16 maggio 2004 ad Acerra, in cui perse la vita Raffaele D'Urso Caterino, nato a San Cipriano d'Aversa (casertano) l'11 maggio 1971 e genero del boss Cuono Crimaldi, all'epoca dell'uccisione reggente dell'organizzazione di "Cuoniello 'e Capasso", predecessore di Antonio Di Buono, che, benché giovanissimo, ne ha tenuto le fila fino a pochi anni fa, quando, latitante, è stato arrestato nel corso di una imponente operazione anticamorra.
Ad emettere il nuovo provvedimento per detenzione e per porto illegale di armi e di munizioni, il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli, su richiesta del pubblico ministero Vincenzo D'Onofrio della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, dopo l'acquisizione di nuovi elementi probatori a carico dell'uomo.
Ad eseguirlo, invece, nella mattinata del 15 marzo 2008, i carabinieri del nucleo investigativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna, agli ordini del maggiore Fabio Cagnazzo e coordinati dal tenente - colonnello Antonio Jannece. Si sono, così, riaperte per le porte del carcere per Dario Tedesco, ventisette anni, residente ad Acerra, soprannominato "o' pintorio", ritenuto dagli inquirenti un elemento di spicco del clan De Sena. L'uomo era stato arrestato il 14 febbraio 2008, per essere scarcerato il 21 febbraio 2008 su decisione del Tribunale del Riesame.
E' stato, però, nuovamente ammanettato in data 14 marzo 2008 ad Acerra. E' stato fermato nelle prime ore del pomeriggio dagli uomini della Benemerita del Reparto Territoriale di Castello di Castello di Cisterna, nel quadro delle attività di contrasto alle organizzazioni di stampo camorristicom operanti nel predetto comune, militarmente contrapposte e responsabili della recrudescenza del fenomeno omicidiario in zona. I militari dell'Arma gli hanno notificato, per l'appunto, la citata nuova ordinanza di custodia cautelare.
Alcune ore prima di intervenire su Acerra, nella mattinata dello stesso 14 marzo 2008, i carabinieri del nucleo investigativo del Reparto Territoriale di Castello di Cisterna sono entrati in azione anche a Pozzuoli. Sempre nel quadro di una più ampia attività di contrasto alle fenomenologie criminali riconducibili ai clan camorristici operanti a Napoli e nella provincia, con particolare riferimento al traffico di stupefacenti ed al riciclaggio di capitali illeciti, già sfociata nella scoperta e nel recupero di contanti e di un'auto (Audi S3), gli uomini della Benemerita hanno, infatti, sottoposto a sequestro, ai sensi dell'art. 12, comma 5 della legge 306/92 sul trasferimento fraudolento di valori, un motoscafo Cranchi Acquamarina provvisto di due motori Volvo da 200 hp, un natante modello Rio 850 provvisto di due motori Mercury da 205 hp, una barca Regal 2220 con motore Volvo hp 220, per un valore complessivo di circa 250mila euro.
I beni sottoposti a sequestro sono riconducibili a soggetti che sono considerati dagli inquirenti elementi di spicco del sodalizio dei "Prestieri", operante nei quartieri di Scampia e di Secondigliano a Napoli. Sarebbero stati, però, fittiziamente intestati a persone incensurate.
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