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Cronaca Loredana Monda 10 marzo 2008 23:40 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
"Stanno circolando banconote false. Per questo, meglio prestare attenzione, anche se devo dire che i falsari stanno
diventando sempre più precisi nella riproduzione. Forse, se le banconote sono nuove prendere un abbaglio è più difficile, vasta
guardare i colori. In genere, appaio più accessi quelli dei pezzi contraffatti". Questo il commento di qualche commerciante anche
della zona di pochi giorni fa.
A dire di qualche esercente, in crescita il fenomeno della spendita di banconote false
anche nell'area nolana. In effetti, anche nell'ultimo anno e mezzo hanno fermato qualcuno per questo anche nel comprensorio.
Arriva, però, ora la notizia di una maxi operazione del Reparto Operativo Speciale dell'Arma. A far riferimento al servizio mirato,
una nota stampa della Procura della Repubblica di Napoli, che reca il calce la firma del Procuratore Capo, Giandomenico Lepore.
Gli uomini del Ros hanno eseguito, nel capoluogo campano, 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse nei confronti di
cittadini algerini accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e alla spendita di banconote falsificate. Si
tratterebbe di reati commessi fra Italia, Francia e Algeria.
L'operazione delle ultime ore si inquadra in un contesto
di indagini finalizzate al contrasto di cellule terroristiche di matrice algerina, legate dapprima al "Gruppo Islamico Armato" (GIA),
poi al "Gruppo Salafita per la Predicazione ed il Combattimento" (OSPC) e per ultimo ad "Al Qaida nei Paesi del Maghreb Islamico"
(AGIM). L'attività investigativa ha consentito di documentare che detti gruppi, implicati anche nella progettazione di attentati
terroristici, sono soprattutto attivi nel sostegno alle organizzazioni madre in Algeria, nonché ai loro membri in Europa.
Sono emersi significativi legami tra le cellule terroristiche e le attività delinquenziali comuni, i cui proventi vengono
destinati, tanto in Algeria quanto in Italia per soddisfare le esigenze di sostentamento dei componenti delle stesse, spesso privi di
qualsiasi occupazione. I rapporti tra le cellule Salafite Fihadiste e i componenti da considerare criminali comuni non sono peraltro
di natura organica, ma spesso fondati esclusivamente sul reciproco vantaggio.
Tra le attività criminali
privilegiate per il finanziamento del terrorismo figura appunto anche il traffico di denaro falso che e' stato, in passato, smerciato
nei paesi europei per finanziare la lotta armata in Algeria. In questo contesto, nel novembre 2005, la sezione anticrimine
carabinieri di Napoli avviava una indagine, inizialmente incentrata su un soggetto già emerso nel corso dell'indagine "Full Moon"
perchè in contatto con altri, implicati nel proselitismo e nella radicalizzazione dei giovani che frequentavano la moschea in Piazza
Larga a Mercato, coadiuvato da altri individui. Successivi accertamenti permettevano di identificare ulteriori soggetti e di
individuare una associazione dedita al traffico internazionale ed alla spendita di banconote false, ai cui partecipanti era attribuito
un ruolo ben definito, alcuni con il compito di procacciare il denaro falso rivendendolo all'estero, altri con il compito di trasportare
il denaro falso e di consegnare a loro volta le somme corrisposte come prezzo per la sua vendita.
Venivano,
inoltre, individuati i meccanismi del traffico del denaro falso e documentati alcuni trasferimenti avvenuti nel corso del 2007. In
particolare, il 21 marzo dello scorso anno, prima di ripartire per la Francia, uno degli indagati, sottoposto ad un controllo, risultava
in possesso di 1.003 banconote false del taglio di 100 euro, occultate in un doppiofondo della sua valigia e era arrestato in
flagranza di reato.
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