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Cronaca Loredana Monda 23 febbraio 2008 00:46 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Hanno voluto stigmatizzare la loro posizione sull'emergenza rifiuti. Sono bambini di circa nove anni. Sono gli alunni della classe IV C, che si trova al plesso Capoluogo, del primo circolo didattico di Marigliano. Hanno affidato i loro pensieri ad uno scritto, invitando, quindi, gli adulti a promuovere azioni di riduzione dei rifiuti, di pratica della raccolta differenziata e di riciclaggio e di bioessicazione, nonché a tenere in debita considerazione le alternative agli inceneritori. Dello scritto dei bambini riportiamo il virgolettato.
"Raccontare l'emergenza rifiuti campana, quella vera, non quella proposta dalle tv e dai giornali, che in questi giorni hanno evidenziato una visione piccola del fenomeno, non è difficile, poiché basta attenersi alle verità ; una verità che è scomoda per l'Italia intera, visto che si tratta di un problema di tutto il Paese, e non di un problema regionale. Si cerca di far credere che la colpa sia dei cittadini, ma, in realtà , la causa dell'emergenza rifiuti è il mal funzionamento della politica in questo senso.
Il nuovo commissario per l'emergenza rifiuti, Gianni De Gennaro, per risolvere questo grande problema, o solo per togliere la "munnezza" dalle strade, ha deciso di riaprire vecchie discariche ormai piene da tempo, e di istituire dei nuovi siti di stoccaggio. Uno di questi è Marigliano, la città dove viviamo.
I nostri concittadini non ci stanno, e quindi stanno facendo una serie di blocchi e di proteste per le strade. Noi alunni della IV C del plesso Capoluogo, questa mattina, abbiamo scritto una lettera al nostro sindaco, affinché insieme ad altre autorità faccia in modo da tener lontano dal nostro territorio la "munnezza" delle altre città . Senza violenze, ma in modo pacifico, speriamo che si risolva questo grande problema".
Gli alunni della classe IV C Capoluogo"
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